mercoledì 6 agosto 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.48) (L'orchidea)


Ciao cara. Come va?

Beh, non tanto bene.

Un largo sorriso le ha illuminato il volto, tant'è pareva fosse il contrario, che andasse tutto benissimo.

Perché Lei è così, lo è sempre stato, ora forse di più.

Sai, in hospice i volontari, il personale tutto mi hanno fatto la festa.

E della festa mi ha mostrato le foto, ed anche altre, da cui pareva chiaro il grande amore di cui è capace.

Ti hanno fatto la festa? La meritavi tutta. Sai come farti amare.

Poi tre gelatine alla frutta, accettate con la gioia di una bimba... e un mio fiocchetto che pareva le fosse stato cucito addosso...

"La Tua gioia scatena il Tuo sorriso. Ma, altre volte, può essere il Tuo sorriso a scatenare la Tua gioia".

Meraviglioso. Questo me lo conservo.

Devi, e intanto ti va di donare a Noi un Tuo pensiero, messo giù  così come ti viene?

Preso foglio e penna ha elaborato e scritto parole che diventano insegnamento per tutti.

Posso cara, condividere con gli altri volontari?

Certo. Hai la mia liberatoria...

"Il periodo che sto affrontando, mi sta insegnando a sentirmi più vicina alla vita, paradossalmente ora che potrebbe sfuggirmi

dalle mani, in quanto non abbiamo il controllo di ciò che accade. Preferisco accettare ciò che mi capita ogni giorno, senza rassegnazione, ma con l'energia vitale che solo il cuore ti sa dare".

L'orchidea, nobile fiore può resistere in un bicchiere non so per quanto. Può, anche oltre ogni aspettativa, e quando poi finisce il suo tempo, avrà sempre il modo di esistere adattandosi al cambiamento.

Sbiadita ma conservando l'originaria bellezza, magari troverà riparo tra le pagine di un libro, a memoria senza tempo.

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