lunedì 18 agosto 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.60) (Parole, parole... parole)

Parole poco pesate portano peso... oppure "poco pensate"? Beh, il senso è lo stesso, considerato che pensando si dovrebbe soppesare e scegliere solo parole leggere. 

Quindi gira e rigira, sempre di comunicazione si parla, un tema/ problema importante.

A volte, causa ricordi ed emozioni, quasi per sfogo qualche parola non giusta può scappare. È vero, succede. Poi consapevolmente sarebbe opportuno il silenzio.

Solitamente e nonostante lo stato d'animo, pensare prima di parlare o scrivere.

E trovare, per esprimere i pensieri del momento, parole moderate e pacate... garbate, insomma giuste.

Già... il rischio di dire corbellerie fuori luogo o che feriscono è sempre molto elevato, in più Chi le dice mostra anche una certa soddisfazione, convinto com'è di aver parlato giusto.

 E nell'altra persona invece, prima sbigottimento a stento celato per educazione, poi indifferenza cui segue cambio d'argomento. A questo punto cala pesante l'imbarazzo.

Ripeto. Bisognerebbe pensare prima di parlare. Tempo non c'è? Allora che fare...? Se provassimo a ripeterle quelle parole come fossero a Noi rivolte, chissà...

Forse scopriremmo che non sono appropriate e manco dette con la giusta modalità. Così eviteremmo il danno più frequente e grave... sconvolgere alcune certezze che aiutano ad andare avanti. 


Quando proprio si vuol dire qualcosa e non si sa cosa, meglio una parola gentile e affettuosa, anche sui generis va bene uguale.

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