Quanto è piccolo il mondo, si diceva un tempo quando ci si incontrava nel negozio sotto casa, o ci si scontrava nel campetto a portare a spasso i cani, con un vecchio compagno di scuola. Se era il caso seguiva abbraccio oppure no, comunque era tutto reale.
Oggi stessa frase, ma tutto lontano, dicesi virtuale, quasi ci spiassimo per poi accorgerci che alla fine è anche piacevole.
Perché sia ancora pur piccolo il mondo, facciamo in modo che risulti sempre più difficile esserci?
La tecnologia avrebbe reso tutto più semplice e veloce? E che dire dei fili invisibili che ci tengono connessi tutti?
A parole tutto certo, in concreto molto meno.
Poi ci sono le telefonate a cui non si risponde perché da numeri non memorizzati, messaggi letti troppo tardi, siti dove entrare ed uscire, ma con password che è ok all'ingresso, ma out all'uscita...
Un loop dopo l'altro, e cascano le braccia.
Non si vive secondo natura in questa maniera, e alla fine ogni relazione reale o virtuale risulta deludente.
Sarà perché io ci metto sempre il Cuore, coi numeri e col denaro poco condivido.
Sono consapevole che servano ma non voglio lasciarmi condizionare.
Intanto per la carta d'identità rinnovata vado di aggiornamento in aggiornamento per poter contare.
Che dire? Ho nostalgia degli accidenti di un tempo quando mi dicevo...
Dobbiamo accettare anche questa?... e l'accettiamo. Dovrà finire prima o poi.
E ancora mi conforta un fiocco di tenerezza, scelto a caso ma non per caso...
Cose semplici così, poche parole e alcuna password, solo per raggiungere lo scopo immediato.
Come profumare la biancheria con del basilico secco in un tovagliolo.
Un "pout pourri" rustico, senza pretese ma facile da realizzare.
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