venerdì 29 novembre 2024

INCONTRI (n.96) (Una giustizia a metà)

Oggi, 25 novembre... una condanna all'ergastolo e una richiesta per la medesima pena. Giustizia è fatta? Non completamente fino a quando il femminicidio riempirà la cronaca. Una giornata per la donna. La donna violata, maltrattata, privata della dignità. Uccisa. Vittima non colpevole dell'uomo che diceva di amarla, ma di un amore malato che vede il possesso e non prevede rispetto. Una giornata per dire... basta... e riprendere un discorso mai incominciato, perché per quanto si faccia un gran parlare di emancipazione femminile, maggiore credibilità in campo lavorativo, si troverà sempre quell' unica casa di cui la donna non è regina, perché pur se continua ad amare il sentimento è mal riposto. Già le donne sono così, "insegnano l'amore" ma quando tocca loro impararlo, hanno parvenza di toccare il cielo, anche se "gli uomini non sono angeli". Ricordo, quando fui sottoposta al primo intervento, mi capitò d'incontrare una paziente cui piaceva raccontarsi senza omettere alcun particolare. E un giorno... "... quante ne ho passate nella vita mia! Gravidanze brutte, aborti... persino calci nella pancia quando ero incinta... e ho superato tutto." Calci nella pancia?! "Sì, pure quelli... però il marito mio m'ha sempre voluto bene ed io a Lui." Strano modo d'amare, pensai senza trovare parole adeguate per replicare.

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