venerdì 8 novembre 2024

INCONTRI (n.78) (Non voglio perdere la speranza)

Niente di preoccupante, è solo che non tutti i giorni o meglio le sere sono uguali. Scrivo con continuità da molti anni per continuare a crederci, ma al termine di certi giorni sono sgonfia come un palloncino e pure irritabile. I pensieri non mancano, le parole sono poche ed anche inadeguate, così stasera torno a parlare di fiocchi, i miei. Portano serenità senza pretese. Diciamo che dei fiocchi è produzione continua. Tra incontri e turni in reparto non bastano mai, così un giorno si e l'altro pure sono alla scrivania a scrivere, ritagliare e infiocchettare. E i nastri li cerco vivaci ché colorino i giorni che saranno, e le frasi piuttosto positive ché siano di motivazione e incoraggiamento, anche se non lo sono le giornate, a volte rabberciate e rigenerate con gran fatica. I miei fiocchi hanno un valore aggiunto perché meditati, preparati con cura, e soprattutto scritti a mano. Sono un dono prezioso per Chi vive un momento difficile, o ha deciso di scendere in campo. Un ricordo che se pur lasciato nel fondo di un cassetto, ritorna ed è come il primo giorno. Chi non li conosce si mostra incuriosito, un tantino dubbioso, poi... - Devo qualcosa? - Assolutamente no. La speranza non si vende né si compra, è dono gratuito dell'Amore che ci crede e non cede.

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