giovedì 21 novembre 2024
INCONTRI (n.91) (Scrivere per guarire)
Al solito, è ora tarda.
Che cosa scrivere? Non importa un tema, un argomento. Seguo il Cuore o l'estro del momento, o ancora l'ansia e il turbamento. Perché scrivere per me è la più efficace medicina.
Non è abitudine, scrivo quasi senza pause, perché sono convinta.
Mi soffermo a pensare un po' per conto mio o anche dopo una conversazione avuta in ospedale, a quanta strada ho fatto e quanta ancora ne voglio fare, nonostante le spalle stanche.
Cerco intorno tutte le mie cose, libri e appunti, riviste e dispense... per me tutta la ricchezza che c'è, la certezza di un riscatto dopo la mancata laurea, il completamento di una vita.
Ha cambiato collocazione il noto diario dove tutto cominciò ad essere scritto per scaricare la tensione e perché di me qualcosa restasse nel tempo. Il posto è cambiato ma non la cura con cui lo custodisco.
Lo prendo, e comincio a sfogliarlo. Una cartolina fa da segnalibro in un punto preciso, tre pensieri quasi in successione...
Niente avviene per caso.
La mia luna di miele con il sintomo.
Voglio recuperare il tempo perduto.
Potrebbero insieme essere la sintesi di una storia, la mia come la Tua o la Sua, e ancora
quella di molte altre.
Scrivere per guarire insomma, in piena consapevolezza.
In silenzio ripasso i volti, le parole fatte di turbamenti e speranze. Mi convinco del perché ci sono ancora, e visto che non sono diversa dagli Altri, solo con il privilegio di non esserci esclusivamente per me stessa.
Narrazione veloce, a tratti sorridente di Chi al momento ha girato pagina e spera nel punto fermo, il definitivo.
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