mercoledì 6 novembre 2024
INCONTRI (n.76) (Self Compassion - "Non è colpa mia")
Dovremmo ripeterlo a Noi stessi più spesso o almeno quelle volte che ci sentiamo falliti o anche solo "non giusti".
Un comportamento compassionevole verso la propria persona insomma, per alleviare la sofferenza causata dal senso di inadeguatezza.
Che genere di compagno, amico vorremmo accanto nei momenti difficili?
Di sicuro che sapesse ascoltare, comprendere, accogliere e mai giudicante.
Tentiamo allora di essere per Noi quel genere di compagno. Empatico, compassionevole, gentile ed amorevole.
Innanzitutto impariamo ad accettare le emozioni, non le sopprimiamo, non le evitiamo... distrarsi? Forse, ma solo un po'.
Questo è solo il primo passo per essere un valido compagno per sé. Riconoscere ed accettare, essere critici senza farsi del male.
Prendere le distanze e ricominciare con modalità diversa.
Quindi dopo un momento di fusione cognitiva seguirà la defusione, raggiungibile tramite varie tecniche.
- Dare un nome alla propria mente
- Ringraziarla
'- Allontanare i pensieri negativi, vederli scivolare lentamente come foglie sul ruscello.
Oppure scrivere il pensiero del momento su un foglio, rileggerlo o ripeterlo più volte.
Alla fine probabilmente tale pensiero risulterà essere di poco aiuto o addirittura dannoso e quindi da eliminare totalmente.
Si andrà alla ricerca di stimoli e piaceri, comunque obiettivi.
Se l'obiettivo sarà raggiunto si proverà gioia, eccitazione.
Se l'obiettivo sarà frustrato si attiverà il sistema di minaccia.
Minaccia da cui difendersi e salvarsi. Attivando reazioni emotive negative (ansia, fuga, rabbia...) oppure al contrario con la calma interiore e il calore.
Meglio dare ascolto alla voce interiore o
CAROS...
Calma
Accogliente
Riflessiva
Onesta
Sicura di sé
... ed essere costantemente gentili con se stessi.
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