martedì 12 novembre 2024
INCONTRI (n.82) (Ancora e sempre la scrittura)
Il 4 Dicembre per il GAMA, un importante evento.
La presentazione dell' "ANTOLOGIA POETICA", raccolta di testi e versi di pazienti e caregiver, a testimonianza della scrittura come forma di terapia.
È superfluo ripetere come e quanto io sia d'accordo.
Scrivere mi è sempre piaciuto, ma non l'avevo fatto mai con continuità.
Cominciai perché all'improvviso provai un gran vuoto, ho continuato per il bisogno di essere ascoltata.
Perché la malattia o comunque un'esperienza estrema fa sentire soli, circondati da un ostinato silenzio.
È vero, una grande mano la si dà a se stessi con l'ottimismo e la fiducia, ma non basta. C'è bisogno di concretezza e confronto per poter vivere in qualche modo il presente e cercare di guardare al futuro.
Così un giorno, dopo una crisi di pianto presi a parlarmi. Proprio così, come fosse ad un'altra persona, una molto cara...
"A questo punto mi sento costretta, devi fare qualcosa, non puoi continuare così.
Ti senti sola? Hai la compagnia di te stessa.
Nessuno ti ascolta e capisce? Di certo tu sei la sola che può capire. Parla o meglio scrivi, ascolta le tue emozioni. Dai libero sfogo alla voce del Cuore, fai emergere angoscia e ansie... dai un nome a tutto questo..."
Timidamente cominciai, e ben presto mi accorsi di sentirmi meno pressata, distante come vivessi un sogno e non la realtà.
Avevo assunto la lucida distanza, quella che non guasta il giudizio critico e potenzia la volontà.
Fu la cura? Non saprei, sicuramente mi aiutò a vivere il momento, e ancora continua, considerando che la vita è fatta di momenti.
E così continuando, magari ne verrà fuori una storia o una poesia, non importa se non c'è rima o dimentico qualche punto fermo. Forse per il Cuore colmo e l'emozione che straripa, ma va tutto bene purché io stia bene.
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