domenica 8 settembre 2024

INCONTRI (n.27) (Quel po' di buono che fa tanto bene)

Mi reputo abbastanza normale, con limiti e poche doti, di conseguenza anche ciò che faccio pare buona cosa ma niente di eccezionale. Almeno per me. Poi capita che al solito il buon Dio non lo manda a dire ma lo fa capire. E tra le righe l'abbraccio e l'incoraggiamento, la carezza e l'esortazione. Non si può altro che migliorare, ma fermarsi mai. Essere riconosciuti dopo molto tempo già muove qualcosa dentro, ascoltare poi che si è lasciato tramite ricordi, un segno bello profondo, tutto questo richiede un po' per serbarne i tratti e farne delle stelle... Sai, fosti la prima persona incontrata qui, il giorno che iniziai. Ero cosi delusa per quella recidiva... Mi lasciasti un bigliettino... Vorrei proseguire nel racconto, ma una condivisione così delicata e bella rischia di essere sciupata da altro, che con tutta la buona volontà risulterebbe banale. E allora... Una frase e un sorriso con tanto e tale dolore dentro. Un nome, il suo così particolare ad evidenziarne l'unicità. E poi... nient'altro. Sono incontri che cambiano l'ottica delle cose. Cadrà un ministero, e non sarà una novità più che mai. Un virus che ritorna non sconvolgerà più di tanto. L'essenziale resta in quella gioia soffusa e inaspettata, generosamente condivisa che solo la speranza d'Amore può donare.

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