giovedì 6 luglio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.100) (Sii tu il problema dei problemi)

"È un percorso così. Non si può fare da soli". Non si può fare da soli perché occorre compagnia, sostegno, e poi c'è bisogno di qualcuno che tenga da parte per Te la normalità. Per fortuna oggi questo è possibile, un tumore non è più una sentenza senza appello, si può anzi si deve affrontare il percorso di cura con grinta, con la determinazione di diventare il problema del proprio problema. In reparto oggi mi son sentita accolta, anzi che dico, addirittura abbracciata. Quando si dice accoglienza, dovremmo Noi accogliere, e a volte siamo accolti in un modo da emozionarci visibilmente. Una grande responsabilità. Dovrò solo abbandonarmi ad essere me stessa però, senza tante parole e più sguardi che abbracciano, quelli diretti che arrivano come carezze. Così, giornata impegnativa anche oggi, ma soprattutto intensa di emozioni. Ho incontrato pazienti che hanno condiviso la propria esperienza della caduta dei capelli. Un grande dolore... un trauma, comunque subito elaborato mirando lontano, alla rinascita. Io ascoltavo, ricordavo accogliendo. Ogni volta si evidenzia quanto sia importante per Chi si sente sospeso, la Nostra presenza, l'ascolto prestato, una mano sulla spalla. Condivido un messaggio di qualche tempo fa. È di una paziente in remissione di malattia, conosciuta sette anni prima. "Correre verso un traguardo... correre però su un binario... e sapere... che dietro di te... c'è qualcuno che ti aiuta a sostituire le scarpette da ginnastica... vuol dire già avere la vittoria in 👍" E se questo non bastasse... una paziente prima di andare via oggi mi ha tirato a sé... Maria, dammi un bacio... E quando si ricevono abbracci così, non puoi non continuare a...

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