giovedì 14 aprile 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.52) (I requisiti della Pace)

Si fa un gran parlare di pace, se ne riconosce universalmente importanza e validità, ma al dunque, quando è da fare qualche passo avanti oppure indietro, si continua a tergiversare per non cedere.
E continua quel braccio di ferro inutile e sfibrante.
Qualche giorno fa la Sala Stampa vaticana aveva annunciato la scelta di coinvolgere una famiglia russa e una famiglia ucraina nel percorso della Via Crucis in programma venerdì prossimo, 15 aprile, al Colosseo.
Una croce da portare insieme, uniti, nella penultima stazione, la tredicesima, quella in cui "Gesù muore sulla croce", con le rispettive meditazioni, affidate loro dal Papa.
L'ambasciata ucraina ha posto il veto, adducendo possibili conseguenze.
Eppure sarebbe stato un bel messaggio di pace.
Mi sono chiesta allora... Dio da che parte sta?
Secondo me dalla parte della gente che soffre, senza distinzione alcuna, e vorrebbe assolutamente la fine della guerra.
Ma in questo modo come si fa?
Riflettiamo...
La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. Tutto perde improvvisamente valore.
Alla pace, a sentirsi di nuovo fratelli però si può tornare.
Verità, giustizia, amore e libertà sono le condizioni indispensabili.
Verità e giustizia saranno oggettive, quindi è necessario incontrarsi a metà strada.
Amore e libertà poi siano complemento del rispetto per l'Altro.
Papa Francesco è un pastore, annunzia il Vangelo. Non è una parte politica. Da qui la decisione anche sulla Via Crucis. Qualcuno che medi e dia un segno profetico in questo momento ci vuole.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, monumento e attività all'aperto

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