martedì 12 aprile 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.50) (Pace e leggerezza dal cuore)

Domenica delle Palme, una giornata che... per credenti e non... parla di pace.
E volano colombe con ramoscelli di ulivo nel becco, e sembra parodia grottesca di una realtà quasi persa, eppure fa bene pensarle ancora così, leggere e pacificatrici. Un peso che si porta dentro pare alleggerirsi.
Con questa sensazione ho incominciato stamane la mia giornata, qualche acciacco di troppo, tanti ricordi e un gran bisogno di serenità ché mi caricasse di forza.
Ora sono qui per scrivere qualcosa di speciale. Nulla di straordinario, anzi... solo qualche riga in semplicità, una specie di oasi dopo aver fatto il deserto.
Perché la Pace non si augura, si costruisce dopo aver fatto spazio ai buoni sentimenti, e si comincia da sé, dalla pace interiore frutto di gesti semplici e solidali.
Non viene chiesto l'impossibile, ma ciò che si può e rende sereni.
Vero è che il periodo non aiuta, ci si sente spaventati, precari, irrisoluti.
Non ci si fida più di nessuno, e la parola "pace" pare essere usata tanto per, in realtà contrastare il suo contrario, "guerra"
Però così non va, proviamo a coltivare Noi stessi la pace, a riportarla in casa grazie ad apparenti compromessi. Perché se due fratelli già si guardano in cagnesco come si può pretendere che due teste vuote a livello internazionale facciano la pace?
C'è bisogno di generosità, mettersi da parte e tanta leggerezza.
Una metafora.
Col cambio di stagione quasi ci siamo, tiriamoli fuori dal chiuso dell'armadio
quegli abiti smessi e forse dimenticati, e indossiamoli come fossero nuvole.
Sarà tempo giusto speso bene.
E vecchi pensieri tra gli altri confusi appariranno straordinariamente leggeri.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

Nessun commento:

Posta un commento