domenica 18 luglio 2021

MI RILEGGO... (n.89) (Guardando il mare)

 

Ho sempre amato il mare "burbero", in inverno per intenderci.
Grigio, non proprio "burrascoso" ma agitato.
Il cuore fa un balzo e poi si acquieta e riposa.
Quando uscii dalla malattia imparai a guardarlo in altro modo.
Seguendo uno stimolo o ancor più un impulso nuovo.
Quello di correre al mare per sentirmi libera.
Il vasto Azzurro pare Cielo a portata di mano.
Ne ha il colore, perché il cielo da lassù si specchia.
Se il cielo muta, il mare si veste di nuovo colore, come lo stato d'animo si fa diversamente stabile quando la Vita, per noia o destino, si diverte a sorprendere.
E del profumo di pungente brezza al primo mattino, che dire?
È una sferzata di vita che rinasce. Tutto resta al Passato, che ritorna come immagine sbiadita nella notte a termine.
Il mare parla e non finisce... la sua voce è quasi una nenia.
Eco lontana di Angeli in cammino.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura e oceano

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