giovedì 15 luglio 2021

MI RILEGGO... (n.86) (Serenità... dove sei finita?)


Pensieri ispirati dall' "altalena" dell'attuale momento storico.
Ci concediamo l'ebrezza pure spropositata di una vittoria per tornare poi precipitosamente coi piedi per terra.
Segue silenzio.
Capita di staccare la spina col mondo e di andare per Nostro conto al pari di una scheggia impazzita. Di solito attribuiamo la responsabilità di questo ad Altri, ma in realtà è una situazione in cui ci mettiamo Noi stessi senza l’aiuto di nessun altro.
I pregiudizi turbano, le imposizioni disturbano, il fluire del tempo che pare andare a singhiozzi destabilizza.
Ci si ritrova alla fine e senza volerlo, isolati.
Perché l'isolamento può anche essere una sorta di meccanismo di difesa contro particolari momenti di disagio.
Ma forse le cose non vanno sempre come vorremmo perché pensiamo troppo e agiamo poco, e in questo modo ciò che viene fuori non è la realtà Nostra desiderata in quanto troppo rimaneggiata e rivisitata.
E della serenità?... nemmeno una pallida ombra in lontananza.
Bisogna Vivere e... non pensare come vivere.
Meno si pensa più tutto viene naturale.
Si deve vivere assolutamente nel Presente per non precludersi un Futuro, qualunque esso sia... breve o lungo che sia.
Comunque vada alla giornata, a questo punto un certo fatalismo non guasta.
Semplice e naturale base del "Pensare Positivo", farmaco senza effetti collaterali della "terapia del benessere".
Sdrammatizzare, qualche sorriso in più, "amore" grande per se stessi, pazienza e speranza... costituiscono una "ricarica" a rilascio immediato di serenità.
“Serenità è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia”
- Mahatma Gandhi -
... in altri termini la serenità si cela sotto la coltre di opinioni gratuite e atteggiamenti prevaricatori che non lasciano spazio alla libera espressione individuale.
Dalla confusione e dal disorientamento sarà necessario venir fuori comunque, indispensabile ritrovare quella serenità nascosta per un pensiero improvviso, dall'ansia che ferma il respiro... dalla sensazione che tutto si fermi qui ed ora.
C'è sempre altro, soprattutto la semplicità delle piccole gioie.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante natura

1 commento:

  1. Equilibrio, sorriso, positività.. così si (con)vive il disagio di una malattia. Imparare a riconoscerne l'esistenza e favorire la cura con spirito sempre bendisposto. La paura ci deve essere, perché non siamo supereroi, ma si combatte sempre tenacemente.

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