E lode renderò al buon Dio per il tanto da fare che mi offre e per il gioioso entusiasmo che non mi fa mancare. Perché merito mio non è. Pigra non sono, la volontà non mi difetta però sento di dover essere sempre un gradino più sotto, un passo indietro. Ho l'animo timido, osa ma non esagera.
Fortuna vuole che spinta benevola mi arrivi da mano che accarezza e consola, riempie le mie giornate e mi fa ricca di Amore.
Stamane, al solito in ospedale... e racconterò di persone che non hanno dimenticato il continuo parlare di sorriso, la pasta scondita da mangiare in quei giorni in cui tutto rema contro e lo stomaco pare abbia il mal di mare. E i silenzi giusti quando basta la "figura", o la presenza che è la stessa cosa.
Poi, a casa... pranzo, faccende e faccende perché non si finisce mai, soprattutto quando non si ha nemmeno il tempo di cominciare.
E ancora... un pomeriggio di riconoscimento, consapevolezza e gratificazione, e infine una serata di buonumore.
Un attestato per aver imparato qualcosa in più, ché io possa in modo adeguato porgermi all'Altro che vive un momento di difficoltà e debolezza. Per non sentirmi erroneamente isola in piena ed incrollabile autonomia, ma tutt'uno con la realtà che mi circonda e mi vuole in un progetto più ampio di cui sono solo un punto, una linea, un asterisco.
Niente, ma comunque più importante del nulla.
Fortuna vuole che spinta benevola mi arrivi da mano che accarezza e consola, riempie le mie giornate e mi fa ricca di Amore.
Stamane, al solito in ospedale... e racconterò di persone che non hanno dimenticato il continuo parlare di sorriso, la pasta scondita da mangiare in quei giorni in cui tutto rema contro e lo stomaco pare abbia il mal di mare. E i silenzi giusti quando basta la "figura", o la presenza che è la stessa cosa.
Poi, a casa... pranzo, faccende e faccende perché non si finisce mai, soprattutto quando non si ha nemmeno il tempo di cominciare.
E ancora... un pomeriggio di riconoscimento, consapevolezza e gratificazione, e infine una serata di buonumore.
Un attestato per aver imparato qualcosa in più, ché io possa in modo adeguato porgermi all'Altro che vive un momento di difficoltà e debolezza. Per non sentirmi erroneamente isola in piena ed incrollabile autonomia, ma tutt'uno con la realtà che mi circonda e mi vuole in un progetto più ampio di cui sono solo un punto, una linea, un asterisco.
Niente, ma comunque più importante del nulla.
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