giovedì 31 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.42) (C'è tanto ma tanto)

In un gruppo come il Nostro, di auto mutuo aiuto c'è Accoglienza, Ascolto, Supporto, che non restano solo a Chi riceve ma tornano indietro pure a Chi dona.

Ci si può aprire totalmente perché non esistono giudizi, qualche consiglio forse, e poi è "percorso insieme".

Siamo un gruppo dinamico, instancabile ma soprattutto aperto e disponibile ad accogliere ogni proposta, destinata spesso per un "progetto".

"ESTATE... IL GAMA A GONFIE VELE!" è uno di questi. La generosa disponibilità di un'insegnante di cucito e delle sue allieve per la realizzazione di cuffiette, e borsette per l'elastomero a beneficio delle pazienti, ci ricarica di motivazione ed entusiasmo, e a questo punto... scusate se è poco.

Se ancora siamo qui, in questo collaudato ambito un motivo, meglio vantaggio ci sarà, eppure...

Un ricordo che risale a qualche anno fa. Anna, o potrebbe essere Pina, Francesca o altre, mi confidò che il gruppo di auto mutuo aiuto non era nelle sue corde, anzi lo trovava controproducente. Lei aveva elaborato "il lutto di sé" in altra maniera, e ne era contenta.

Tranquilli. Sono casi rari ma accadono. Ognuno sceglie di vivere la propria condizione o malattia come crede, e non è dato giudicare perché... bisognerebbe "indossare quegli abiti e calzare le stesse scarpe", ma soprattutto avere davanti lo stesso, identico percorso.


E c'è un vantaggio anche in questa diversità, l'arricchimento che viene dal confronto. E poi volersi bene uguale e ad oltranza.

mercoledì 30 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.41) (Tornando da loro)

Condividendo in pieno l'idea suggeritami da Tonia, una mia collega, ovvero invitare i pazienti a scrivere l'emozione o il pensiero del momento, ho visitato le note stanze munita di un foglio e una penna.

Hanno accettato di buon grado, e mentre la maggior parte esprimeva desideri e aspettative a lungo termine, una giovane mamma ha  scritto di Suo pugno...

Oggi come sempre, voglio finire presto per tornare da loro.

Il momento presente, vissuto senza rabbia e col massimo impegno dedicato a "loro", i Suoi figli.

Tra le righe di quel pensiero quanta profondità... e quale insegnamento...

Non importa come, conviene sempre accomodarsi il presente, viverlo fino in fondo  con amore.

Rileggendolo insieme, le ho suggerito allora di cominciare a scrivere sistematicamente le proprie emozioni, magari su un quaderno dalla copertina super colorata.

Tanti bei pensieri, suggeriti dal Cuore e poi elaborati dalla Mente.

Sono certa ne verrà fuori un piccolo capolavoro...

Lei con un dolce sorriso ha annuito.

Che dici se gli diamo anche un titolo?

Lo ricaveremo da ciò che hai scritto.

"TORNANDO DA LORO"


A Noi due è piaciuto e a Voi?

martedì 29 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.40) (Un temporale spazza e spiazza)

Pure se si avverte con anticipo, è qualcosa che coglie sempre di sorpresa.

Si preannuncia nell'aria rarefatta, odorosa prima di verde inumidito, poi acre di profumo stantio.

Poi... lo scroscio!

La pasta era in cottura quando è iniziato a piovere, subito in maniera violenta, da ogni parte, a vortice.

Un corri corri generale perché l'acqua entrava dagli infissi chiusi.

Straccio alla mano e... non se ne parli più. 

Tutto in meno di un'ora, ed è situazione estrema, o vissuta tale, come fosse prossima la fine del mondo.

Alla fine non è stato nulla di che, solo un temporale di passaggio, forte e intenso perché le tensioni sono tante e contrastanti.

Addirittura forse necessario per riportare l'equilibrio.

E pensi, ieri a quest'ora c'era il sole.

Una settimana fa poi, si pensava addirittura di fare questo o quello, e invece...

C'è che apparentemente gestisci Tu ciò che ti riguarda, ma alla fine non è mai così. 

Così vuoi o non vuoi, tra attimi di stizza e momenti di sconforto, ti abitui e finisci con adattarti.

ti a

Adattarsi non è rassegnazione, ma pazienza e accettazione.

Se non si ha la pazienza di accettare e adattarsi ai cambiamenti, sarà un continuo patire.

Pazienza e patire, uguale radice ma tutt'altro essere e sentire.

Sentirsi in armonia con la realtà intorno. 

Adattarsi a un cambiamento sia pur difficile ed improvviso, dopo aver compreso che ogni mutamento è vita che continua, perché è la Vita che cambia e bisogna che cambi pure Tu.

lunedì 28 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.39) (Cercasi Coerenza disperatamente)


Coerenza. È un bene prezioso. A trovarne tanta, andremmo tutti spediti senza dover guardare sempre intorno.

 Stasera va così. Su di giri. Mi faccio pressione da sola. Il problema è che mi sento responsabile in tutto e per tutto, e per giunta ho anche la protesi su di giri. Non ha colpa, la sua è una reazione alle mie reazioni.

La mia non è ansia, è tentativo di coerenza, ché non è che dipende sempre da me, e quindi c'è il rischio di essere nella situazione specifica "non coerente".

È diversa la "non coerenza" dall' "incoerenza".

Si può essere non coerenti occasionalmente, perché costretti, a fin di bene... è disagevole, fastidioso ma reversibile. Si torna poi alla propria "coerenza genetica".

Giornata iniziata con qualche dubbio, e finita anche peggio. 

Ma quanto è strano l'essere umano. Quanto sono complicata io...!

A tratti insofferente e in altri momenti pacata e dolce, euforica persino e poi desiderosa di prolungati silenzi in assenza di rumori e suoni, e pure voci. 

Ecco la descrizione perfetta di come sono a volte, e non mi piace.

Non mi piace perché non mi riconosco, non mi riconosco perché pensavo che quel che ero in rapporto a ciò che era, non sarebbe mai cambiato. E invece... invece certe situazioni complicano il mio "esserci".

Conflitti e turbamenti perché sono costretta a sembrare incoerente... dico sembrare perché in effetti così non è. 

Si dice che in amor vince Chi fugge, e non è vero. Vince Chi supera se stesso e va incontro all'altro. Così non si pecca di incoerenza se pur a malincuore si affronta e non si fugge. Gli argomenti ci sono e il coraggio non manca.

Ma ahimè, mi rendo conto di inoltrarmi in una "selva oscura". Meglio ritirarsi, potrei finire all'inferno.

Buonanotte in riflessione...

domenica 27 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.38) (Anna... nome palindromo, femminile... singolare)

Oggi S.Anna, di cui onorano il nome molte donne.

Ne ho conosciuto davvero tante, e ancor più di infinite... e non esagero... Anna Maria.

Le "mie Annamaria", sempre presenti per me perché di ognuna ho voluto conservare un riferimento. Ne cito solo due, un ricordo importante, intriso d'Amore mai dimenticato, intenso di nostalgia.

Anna Maria e l'orchidea, Suo dono per me. Il nobile fiore rimase in un bicchiere sul tavolo del soggiorno, non so per quanto. L'orchidea può, anche oltre ogni aspettativa, e quando poi finisce il suo tempo, avrà sempre il modo di resistere adattandosi al cambiamento.

Sbiadita ma conservando l'antica bellezza, magari troverà riparo tra le pagine di un libro, a memoria senza tempo.

E poi... Anna Maria e Tommy, il Suo micio bianco, tanto a lungo cercato, così am


ato, compagno Suo inseparabile e conforto grande. Di Lei conservo le lunghe chiacchierate cominciate col pianto e finite sempre in una risata.

Il ricordo si fa più intenso perché Tommy ha perso anche l'altra persona che l'amava tanto, e i suoi "occhi gialli" non potranno più seguire quei passi, certezza di casa ed affetto.

sabato 26 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.37) (Giornata schizzata...)

A tratti esagerata, comunque trascorsa con l'aiuto di Dio.

Ed ora? Sono qui al solito a condividere qualche parola, forse pensiero, sperando sia sempre a Cuore sincero.

Comunque seguo sempre il Cuore o l'estro del momento, o ancora l'ansia e il turbamento. Perché scrivere per me è la più efficace medicina.

Non è abitudine, scrivo quasi senza pause, perché sono convinta.

Mi soffermo a pensare un po' per conto mio a quanta strada ho fatto e quanta ancora ne voglio fare, nonostante le spalle stanche. 

Il tempo vola e attraversa turbolenze lasciate dalla monotona fatica, dall'abitudine e dal rimpianto.

Cerco intorno le mie cose, per me tutta la ricchezza che c'è, la certezza di un riscatto dopo la mancata laurea, il completamento di una vita.

Il noto diario dove tutto cominciò ad essere scritto per scaricare la tensione e perché di me qualcosa restasse nel tempo, è sempre custodito con cura.

Una cartolina fa da segnalibro in un punto preciso, tre pensieri quasi in successione...

Niente avviene per caso. 

La mia luna di miele con il sintomo. 

Voglio recuperare il tempo perduto.

Vorrei aggiungerne altri, ma ora è consapevolezza diversa. Forse risulterebbero stonati, ad un bivio di una strada che si accorcia.

Ad occhi chiusi, in silenzio ripasso i volti conosciuti in questi anni, le parole fatte di turbamenti e speranze. Mi convinco del perché ci sono ancora, e visto che non sono diversa dagli altri, solo con il privilegio di non esserci esclusivamente per me stessa. 


Narrazione veloce, per fortuna ancora sorridente, di Chi volle girare pagina, e ad ogni pagina seguente mette un punto fermo per continuare.

venerdì 25 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.36) (Empaticamente in sintonia)

Il volontariato in oncologia non è come gli altri. Si entra in punta di piedi, a volte discretamente si finge di non riconoscere Chi si conosce da tempo e palesa non gradire.

Si ascolta, Dio sa quanto e cosa si ascolta.

Si comincia cercando di accorciare le distanze...

Come ti chiami?

È la domanda di rito, praticamente spontanea, a mezza voce, perché non sai, non puoi andare oltre un certo tono.

Solo il nome... per salutarsi  ogni volta come amici di vecchia data.

In questo modo  si accorciano le distanze visto che siamo Tutti nella stessa barca e sotto lo stesso cielo, ed è incoraggiante poi scoprire il più delle volte che si rema nella medesima direzione, guidati dalla medesima stella.

Cercare di accorciare le distanze sin dal primo incontro, pur nel massimo rispetto della volontà altrui, serve a stabilire una certa sintonia, per cui la "differenza di livello" è solo quella che si vede, uno è seduto o sdraiato e l'altro in piedi, ma grazie all'ascolto empatico, altro dislivello non c'è.

E grande sarà la sorpresa sentirsi  "prescelti" quali custodi delle sensazioni, emozioni più intime dell'altro.

Cancellati i pensieri dalla mente e libero l'animo da tutto ciò che può essere peso,


magari si diventa con semplicità l'aiuto concreto che l'altro cercava per "mettersi a nudo" e poi riscoprirsi in altre vesti dopo l'ultima "caduta".

giovedì 24 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.35) (La Mente è tutto)

Quello che pensiamo diventiamo.

Pensiero tortuoso? Forse. Cerco un'ulteriore verifica di quel che sono, ora e di ciò che posso ancora fare, qui.

Una malattia come il cancro non trasforma, non cambia il carattere del soggetto ma ne potenzia le peculiarità, positive o negative che esse siano.

Quando ero in terapia me lo ripetevano spesso. Stai vivendo questa situazione in modo positivo perché lo sei già di tuo, anche se non te ne sei mai resa conto.

Cominciai a convincermene e poi ho continuato a crederci, incredibilmente fino a quel momento.

Mi sentivo diversa ma ero sempre la stessa.

Oggi è come rivedere una vecchia fotografia e riconoscersi a mala pena... qualche ruga in meno, forse anche qualche chilo e la giovinezza che non c'è più. 

Ma sono proprio io? Il dubbio svanisce completamente quando si arriva agli occhi, quelli non cambiano mai se non che diventano più belli con la luce dell'età.

Dobbiamo solo aver cura di coltivare ottimismo e positività, e di tutti e tutto vedremo solo il lato migliore, e di rimando si evidenzierà anche il nostro.

Perché la Mente è potente ma imperfetta. Ogni giorno ci affidiamo a scorciatoie mentali che spesso funzionano ma a volte portano in errore.


Allora... che cosa non può fare la Forza della Mente...

Consideriamola al positivo.

È con la mente che sfrondiamo il superfluo che disturba, diamo spazio alle nuove priorità, ci sentiamo contenti e soddisfatti.  

E ci perdoniamo e facciamo pace con Noi stessi. Per stare bene, bene davvero.

mercoledì 23 luglio 2025

GIORNO DOPO GIÓRNO (n.34) (Tra le difficoltà l'amore di Dio)

Chi dice che i pazienti maschi hanno più  difficoltà ad aprirsi, soprattutto con le volontarie?

Personalmente in tutti questi anni ne ho incontrato più di qualcuno pronto a raccontarsi e persino  a sorridere di se stesso.

Si parla del più e del meno, capita pure di addentrarsi in argomenti seri, toccando le corde più profonde dell'animo.

È la Spiritualità, la prima tra le dimensioni della Persona, la più importante. Non deve necessariamente coincidere con il culto religioso, si può essere non credente eppure possedere una profonda spiritualità. 

È esigenza, naturale quasi come il respiro. 

Quando poi la condizione del momento concede tanto tempo per stare da solo con se stesso, è inevitabile entrare in contatto con il proprio animo e trovare qualcosa di diverso. Un sereno silenzio. La pace interiore. La connessione col divino.

Il paziente incontrato stamattina ha rivelato essere proprio così, grato sempre e in pace con se stesso. Suo punto di riferimento, Sant'Agostino.



Sant'Agostino vedeva la mano di Dio in ogni aspetto della vita, sia nei momenti di gioia che di dolore. La sua filosofia e teologia sono caratterizzate da una costante riflessione sulla provvidenza divina, che guida e governa il mondo.

Sant'Agostino riconosceva che la volontà di Dio è sempre buona e giusta, anche quando non la comprendiamo

C'è bisogno di Cuori rigenerati, di penitenza e perdono.

Può salvarci solo Dio.

"Che cos’è Dio?” domanda un bambino.

La madre lo stringe tra le braccia e gli chiede: “Cosa provi?”.

“Ti voglio bene” risponde il bambino.

“Ecco, Dio è questo”.

- Krzysztof Kieslowski -

martedì 22 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.33) (Umiltà... Pazienza... Fiducia)

Spesso mi sento al pari di un ufficio reclami, h 24, costi quel che costi.

Le lamentele... gli sfoghi... le insoddisfazioni mi arrivano da ogni angolo, spesso anche contemporaneamente. 

Mi viene spontaneo pensare allora quanto tutto questo sia inutile perché le situazioni non cambiano con le semplici parole, urlate o sussurrate, bisogna cambiare testa e ciò si può fare benissimo in silenzio e sempre con ottimismo.

E per il mio vissuto, per la consapevolezza di ciò che davvero conta, mi vien voglia d'estraniarmi dal mondo che pure amo tanto.

Troppe chiacchiere inutili, tanto lamentarsi per nulla. E se non riesco, è sempre per quella forza travolgente dell'Amore che mi condiziona e mi fa venire i sensi di colpa. 

Non è presunzione la mia, ma dico...

È  così difficile imparare ad essere flessibili, ad aspettare i tempi giusti?

Aspettare i tempi giusti, perché le belle cose richiedono tante ore e molti giorni per realizzarsi. Senza contare gli ostacoli e i contrattempi.

Ma quando si crede in qualcosa, nulla spaventa e niente stanca, e si va avanti con fiducia e spirito di adattamento.


E poi... alla fine piacersi ugualmente, coi  limiti, i difetti, piacersi perché unici e consapevoli di avere sempre tanto da imparare.

lunedì 21 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.32) (Per ogni tappa dell'esistenza un lieto fine)


La gara con la Vita non è sempre facile.

Il giorno dopo aver compiuto gli anni, sostare e pensare diventa tutt'uno. 

Ritorna tutto come in un film, il flashback  di un'esistenza intera. 

Le aspettative della giovinezza, la strada che si apre dinanzi lunga ed interminabile, le gioie della maternità, l'ostacolo all'improvviso e il vicolo cieco... stop!

Tornare indietro, sfoltendo le foglie del superfluo e i rami della sofferenza, di buono resta più di qualcosa, anche se ci sono giorni a fine corsa che ci si sente fuori luogo e tempo, come non aver fatto niente, come non aver vissuto.

Ma si ricomincia, dal passato con gli strumenti giusti per costruire un presente degno di nota, aperto agli altri, e ovviamente con un lieto fine.

domenica 20 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.31) (Il Tempo va ed io con lui, ancora)

Ce l'ho fatta. Anche quest'inizio è stato attraversato. Ora è tutto in salita... o è in discesa? Questione di punti di vista.

Rita Levi Montalcini affermava che non serve aggiungere giorni alla vita, bensì Vita ai propri giorni.

Quella famosa qualità di vita che può essere frizzante e variopinta anche nei momenti di buio, pure in età avanzata.

Ho ricevuto tanti, tantissimi auguri, più di quanti me ne aspettassi. Una gioia grande, per cui ringrazio tutti, Voi soprattutto che vivete una parte della mia quotidianità, accogliete i miei pensieri, mi gratificate con l'attenzione e la pazienza.

Sono segni d'affetto che infondono fiducia e motivano ad andare avanti. Continuare in ciò che si crede, in sostanza... Vivere, e la maiuscola non è per caso.

Perché s'invecchia bene se si è vissuto altrettanto bene.

Fino a 40 anni sul volto si portano gli anni che la Vita regala, dopo e fino a quando Dio vuole, si porta la Vita stessa con le gioie e i dolori, le esperienze.

Che dire... io fino ai 57 non è che mi piacessi poi tanto, ora mi trovo più gradevole, coi 15 anni della mia nuova vita.

Sono una diversamente giovane, mai stanca di contare gli anni che arrivano e passano in volata.

Grazie a Dio.

E a Voi grazie sempre di tutto. 


sabato 19 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.30) (Il giorno prima)

Da uno spazio del Cuore al vano della Mente, come un passaggio lento ed inevitabile.

È quel sentimento languido che prende l'ultimo giorno prima di Natale, Capodanno o il semplice compleanno.

 Appartiene a Tutti, e in parte guasta la gioia del nuovo che arriva e di un certo cambiamento.

Importante però sarà sempre amare.

L'Amore non conosce ferie né accusa stanchezza, perché si rigenera donando.

E rigenerati si continuerà ad oltranza e comunque finché Dio vorrà.


Una vita nuova... si dice e si spera, e Noi impegnamoci e vita nuova sarà.

venerdì 18 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.29) (Quasi vacanza)

Il mese delle ferie si avvicina, qualcuno lo è già in ferie, non tutti e in tutto, comunque facciamo finta che sia ormai vacanza. 

La malattia non va in vacanza, e quindi pure il dolore, e le storie... ah, quante storie confidate da ascoltare.

Anzi, proprio di stamani me ne trattengo una molto bella, anche se dai risvolti complicati e dolorosi, e un'altra con una trama che pare studiata a tavolino.

Altra giornata dal caldo in ripresa scivola via nel vero senso della parola. Responsabile la copiosa e continua sudorazione. E poi stanchezza, sonnolenza, svogliatezza... e mi fermo qui perché se continuassi mi sentirei ancor più stanca, assonnata, svogliata. 

Domani mi impegnerò per stare meglio, è una promessa. Del resto abbiamo detto più volte che è tutta questione di testa?

Allora si volta pagina immediatamente

Forse il segreto per sentirsi come fosse sempre vacanza appunto, è seguire la vocazione del Cuore.

Per me fu quasi un "voto", in pratica una promessa silenziosa, avrei donato sorriso, compagnia sempre, pure d'estate a Chi la viveva  senza sole ma coi ricordi. 

Com'era successo a me, chemio mentre tutti erano in vacanza, guardavo fuori dalla finestra, poi chiudevo gli occhi e sognavo il mare, ne sentivo addirittura la voce.


E ora trasmetto questo, si vede ciò che si vuole solo se fortemente si desidera.

giovedì 17 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.28) (Pregare è una risorsa)

Sembra che pregare faccia bene. Personalmente penso sia proprio una risorsa.

Farlo intensamente, anche a proprio modo. Creando una sintonia semplice col buon Dio, poche formule e tanto Cuore.

Pregare...

È la prima cosa che fa spontaneamente Chi crede quando la misura è colma.

Qui e Ora, in silenzio per cercare la soluzione che serve, per ritrovare la pace in se stessi.

Pregare.

Una voce unica che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. 

Ci si può abbandonare nei momenti di maggiore vulnerabilità e debolezza, ed è questa la preghiera più bella, e lo si fa anche senza parole. Il Cuore parla, e Chi tutto può e sa è l'unico a poter ascoltare.

"Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera"

- Madre Teresa di Calcutta -

Preghiera è fiducia ed abbandono.

Solo poche parole...

In TE confido,

di TE mi fido...

a TE affido il mio Cuore in pena.

E alla fine non temeremo quello che sarà.

Così sia.


Sperando a sera nel giorno che sarà.

mercoledì 16 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.27) (A tutto confronto)

In passato ho raccontato più volte la meraviglia che mi accade quando avverto la stanchezza, e mi sento demotivata.

Incontri apparentemente casuali, conversazioni dense di significato mi vengono incontro perché io capisca che devo restare.

Il confronto è quotidiano, perché si parla la stessa lingua, e personalmente ci metto l'anima, però...

Non faccio domande né do risposte che riguardano la malattia, al massimo qualche consiglio pratico, esito dell'esperienza vissuta sulla mia pelle, per il resto meglio parlare di altro, raccontarsi ad esempio, semplicemente per conoscersi.

E ci raccontiamo, conoscenze antiche e nuove, ricordi, progetti e speranze.

Ritrovarsi dopo dieci anni, e nonostante questo tempo trascorso essere riconosciuta.

È impagabile.

Parlare a lungo con una Persona che ben comprende i tuoi stati stati d'animo.

È confortante.

E poi c'è nonna Maria che ritorna tra i pensieri, ricordarla è carezza per l'anima, i suoi racconti... autentica poesia.

Oggi è andata così, a tutto confronto, con l'esito più motivante, essere riuscita a lasciare qualcosa, oltre la caramella o una buona parola. 

La mia presenza non è stata inutile.

E anche stavolta come molte altre, quando mi ha sfiorato il pensiero di "abbandonare", mettere tutti i ricordi in una scatola, legarla con un bel nastro verde speranza, e dedicarmi ad altro, è successo che uno sguardo senza sottintesi, una frase accogliente mi ha fatto sentire a casa mia.


Si. Torno in campo più convinta che mai.

martedì 15 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.26) (Lasciar andare per un nuovo inizio)


Oggi per qualcuno a me vicino è iniziato un nuovo conto alla rovescia.

Un po' malinconico, a tratti sgarbato, persino aggressivo. Quasi fosse pressato dall'assillo che tutto possa cambiare.

Viviamo, e per poterlo fare siamo convinti aver bisogno di certezze, ma l'unica valida da cui partire è la conoscenza di sé.

Tutte le altre non sono certezze, bensì convinzioni se non convenzioni.

Pare strano, il "non attaccamento" regala certezze. Prima tra tutte, che non è mai la fine ma sempre un nuovo inizio.

Per arrivarci occorre lasciar andare ciò a cui si è molto attaccati e che proprio per questo appesantisce e non serve, e trattenere il poco che fa bene ma uguale per tutti non è.

Lasciar andare è come perdere qualcosa coscientemente...

"L’arte di perdere non è difficile da imparare;così tante cose sembrano pervase dall’intenzionedi essere perdute, che la loro perdita non è un disastro. Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento delle chiavi perdute, dell’ora sprecata. L’arte di perdere non è difficile da imparare. Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta: luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. Nessuna di queste cose causerà disastri".

 - Elizabeth Bishop -


Che bella metafora, alleggerisce di fondo.

Lasciar andare non è privarsi di nulla, ma capire davvero di che cosa si ha bisogno, così da eliminare il superfluo o sostituirlo con qualcosa di nuovo, diverso. E sentirsi finalmente come prima, se non meglio.

Un tempo fui persona che non si liberava neppure dei cocci rotti, in seguito il timore di dover perdere ben altro e non solo quelli portò a sbarazzarmi di ciò che fosse materialmente fragile.

Così la mia persona, pure fragile ma leggera, ora è agli occhi altrui più preziosa.

GIORNO DOPO GIORNO (n.25) (La Speranza... valido rifugio)

Quanti  anni sono che scrivo con continuità?

Quasi ne ho perso il conto. Tutte le sere per continuare a crederci.

Ma i giorni non sono uguali, e a volte al termine di alcuni mi sento come vuota e pure irritabile.

I pensieri non mancano, le parole però sono poche ed anche inadeguate.

Stasera decido di rifugiarmi in una mia pagina antica...

Tratta di fiocchi, quelli della speranza, porta serenità senza pretese.

"Diciamo che dei fiocchi è produzione continua. Tra incontri e turni in reparto non bastano mai, così un giorno si e l'altro pure sono alla scrivania a scrivere, ritagliare e infiocchettare.

E i nastri li cerco vivaci ché colorino i giorni che saranno, e le frasi piuttosto positive ché siano di motivazione e incoraggiamento, anche se non lo sono le giornate, a volte rabberciate e rigenerate con gran fatica.

Chi li vede per la prima volta si mostra incuriosito, un tantino dubbioso, poi sorride..

- Devo qualcosa?

- Assolutamente no. La speranza non si vende né si compra, è dono gratuito dell'Amore che ci crede e non cede".


lunedì 14 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.24) (Da una Matrioska...)

Io adoro le Matrioske, le vedo sintesi di pensieri e azioni, il tutto mosso da emozioni.

Un giorno mio marito me ne regalò una, però pur provando e riprovando non riuscimmo a tirar fuori le altre bamboline,

La Matrioska madre restò avvitata. Immobile.

In essa mi rivedo ancora oggi.

Non saprei, sarà perché certi eventi fanno terra bruciata nell'animo, a volte è come ritrovarsi dentro il vuoto pieno.

Verrebbe allora di chiudere baracca e burattini e cambiare aria. Sarebbe meglio, e soprattutto possibile? 

Me lo sono chiesto e la risposta è stata un secco "no". 

Niente torna come prima già normalmente, ma è possibile comunque ristabilire un equilibrio, un passo alla volta e nella massima comprensione per se stessi.

Come nulla fosse, o quasi.

Lo spero.

Intanto...


Come nulla fosse vorrei avere un orto da coltivare per fare delizie da conservare.

Come nulla fosse vorrei avere un bimbo da cullare, magari un nipotino e ninna nanna da cantare.

Come nulla fosse vorrei essere impermeabile, in senso reale e metaforico, per passare attraverso le bufere, e poi guardare il Cielo ad occhi asciutti.

Come nulla fosse... solo cose semplici, quelle di sempre, in armonia e serenità.

domenica 13 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.23) (Ci siamo ritrovati insieme per ricordarlo)

È già trascorso un anno, e continua a mancare molto a tutti quelli che lo hanno amato, apprezzato o semplicemente conosciuto.

Michelangelo d'Altilia  era più di un segretario, non solo un socio, era l'Amico. Una "persona perbene".

Lui ed io, da bravi "ascoltatori", "ci parlavamo" spesso. Entrambi sapevamo che l'uno non avrebbe mai giudicato l'altro.

Una delle ultime volte gli dissi, ...

Parlo con Te perché sai mantenere i 


    segreti, altrimenti che segretario sei?!

E in effetti fu sempre così. Pacato, discreto, amico fraterno di ognuno.

Nonostante le difficoltà delle Sue giornate si mostrava sempre disponibile e sereno.

Un buon cristiano insomma, che non viveva solo per se stesso.

... ... ... ... 

Non sono un convinto uomo di fede, ma questa mattina mi ha molto colpito questo salmo che io voglio condividere con voi.

"Nelle tempeste della vita, resta accanto a noi, Signore. Tu che governi il mondo con la tua Provvidenza, placa le nostre ansie e donaci la vera pace. Se la nostra esistenza è sottoposta a prove difficili, guidaci tu al porto sicuro e rinnova la nostra fiducia in te. (salmo 91/92)" 

.... ... ... ... 

Così scriveva qualche mese prima della morte della moglie.

Era si, un uomo di fede, forse inconsapevole, ma uomo di fede.

sabato 12 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.22) (Si tratta di competenze)


È  bello essere consapevoli di se stessi, limiti compresi, e di contro adoperarsi per potenziare i propri punti di forza.

Sono nessuno, consapevole di esserlo ma con una rara capacità. Notare e ammirare Chi vale, in ogni campo e professione, per qualità umane e competenze. 

Alcuna invidia, poiché penso che ognuno abbia peculiarità più o meno visibili che meritino riconoscimento, si tratta di farsi notare e se la sorte è amica...

Poi si sa, c'è da impegnarsi, lavorare sodo e tenersi aggiornati, questo anche nell'ambito che ci riguarda, il volontariato. 

Le attitudini richieste per svolgere volontariato sono... slancio umanitario, equilibrio psicofisico, buona preparazione generale e "surplus" di energie e calore umano. 

Il Volontario può definirsi il "professionista della sensibilità e delle emozioni". Il Suo compito è complesso e delicato, perché è un modo di porsi che implica canali espressivi diversi per la situazione emozionale su cui agisce. Egli aiuta l'individuo e la famiglia a conservare un equilibrio psicologico, migliorando i processi di adattamento. E non solo, sostiene ed accompagna nell'iter burocratico spesso tortuoso,  tra leggi e cavilli suggerisce e informa.

Si tratta in conclusione di competenze. Coltivare ed affinare quelle per cui si è maggiormente incline rende professionale anche Chi opera col Cuore. 🌜🌟🌛

giovedì 10 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.21) (In ogni goccia la miniatura di una realtà)

Finalmente è un po' rinfrescato e c'è quiete. Perché a casa mia in questo periodo tra piccolo zoo, lamentele per il gran caldo e varie, scarseggia il silenzio. Lo devo assumere a gocce, magari eclissandomi ogni tanto.

 Ho imparato ad apprezzare il silenzio da quando l'ho scoperto come spazio riservato.

Il silenzio sussurra, mi conforta con il calore dei ricordi che non voglio cancellare. 

Ho imparato tanto, sono persona che guarda comunque benevola al passato, e il silenzio me lo rammenta.

Gocce di silenzio che dissetano la voglia di vivere, di continuare a fare tutte le belle cose che davano gioia, il piacere delle piccole sensazioni.

Regalare un sorriso, stringere in un abbraccio, sentirsi in sintonia immediata come conoscersi da sempre e capirsi senza parlare.

E poi... le gocce di pioggia che scivolano sul viso... i fiocchi di neve come farfalle leggere davanti agli occhi... l'inebriante profumo dell'erba tagliata a primavera... la luce sfolgorante del sole d'estate...


Alla penombra in ogni goccia la miniatura di una realtà, e minimo diventa il disagio di questa stagione incredibile.

mercoledì 9 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.20) (Alle splendide persone...)

"Non possiamo sfuggire a ciò che deve accaderci.

Il vento ci porterà nei luoghi che dobbiamo visitare.

Il sole splenderà sulle persone che dobbiamo notare.

L'aria darà vita alle situazioni che devono prendere vita.

La notte oscura le cose da cui vuole proteggerci.

La pioggia laverà via gli occhi piangenti, e l'arcobaleno darà speranza.

Gli uccelli volanti ci faranno pensare a qualcuno.

Queste e tante altre cose succederanno, ma ricordate - niente è un caso".

- Antonio de Saint Exupery - 

Dedico le parole di Antonio de Saint  Exupery alle splendide persone incontrate oggi in reparto.

A Chi mi ha accolto, ed anche a chi ha fatto finta che non fossi lì pure per lui.

A Chi ha voluto esternare con tutto il Cuore le proprie emozioni, e a Chi si è limitato al semplice saluto.

Al giovane uomo in bianco e nero, dagli occhiali che fanno tanto Harry Potter, all'amica che non scorda le promesse a tal punto che me ne tira fuori un'altra.

A Chi mi ha cercato per dirmi forte e chiaro... Sto bene! E Dio sa quanto ne sono felice se così è davvero.

Se non si può sfuggire a ciò che deve accaderci, possiamo almeno trattenere quello che ogni giorno nel bene e nel male ci lascia, consapevoli che niente è per caso, tutto avrà un senso.

È notte fonda, ma mi sento protetta, perché copre ciò che può farmi male, finalmente sospende ansie e pensieri.


 


sospende ansie e pensieri.

martedì 8 luglio 2025

GIORNO DOPO GIÓRNO (n.19) (7 Luglio 1979 - 7 Luglio 2025)


Ogni anno mi piace iniziare così, con le due date, quella d'inizio e l'altra a continuare, bilancio ed augurio per la Nostra unione.

Essere nei pensieri di qualcuno fa sempre piacere, poi nelle occasioni speciali ancor di più, dà tanta gioia. Quella che ci è stata donata con i tanti auguri ci ha fatto sentire ricchi di ciò che conta davvero, affetto, stima e tanto altro ancora.

E poiché ormai sapete quanto mi piacciono le metafore...

Avete presente quel trenino alla festa di Capodanno?

Si comincia in due, e poi quattro o più.

Mentre si va, si aggregano quelli impensabili e si perde Chi poteva restare.

Alla fine comunque si va avanti uguale. La "festa" deve continuare. 

E per concludere che dire di Noi ? Siamo talmente diversi da incastrarci ugualmente e in modo quasi perfetto smussando angoli e limando spigoli. 

Rispetto e libertà, e amore che evolve e si trasforma nel tempo, queste le parole chiave della nostra unione da 46 anni...

"Ti amerò qualunque cosa succeda.

Ti vorrò bene sia quello che sia,

anche se inciamperai,

anche se ti comporterai come qualsiasi essere umano,

comunque, ti amerò".

lunedì 7 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.18) (Come una vacanza)


Una domenica trascorsa così, non saprei definirla, indaffarata sempre, coi miei acciacchi, tanti pensieri, conclusa poi tra  ricordi e speranza in una notte più fresca.

La buona memoria può anche non essere amica. Di un torto subito ad esempio, al Cuore affida il perdono, ma da sola ne conserva il ricordo.

Stasera però sento il bisogno di un ricordo sereno.

Ed anche se tempo è passato, ritorna la seraficità di Gerardina, un'anziana paziente conosciuta anni fa. 

Lei paragonava questa vita ad una vacanza. Trovai l'immagine, poetica e la feci mia.

Una vacanza non dura per sempre, conviene viverla al meglio, aggiustarsela per coglierne i momenti più belli.

Ed io spesso tra mille arrangiamenti in quei momenti mi rifugio.

domenica 6 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.17) (Delicato equilibrio)

Passata è la mezzanotte, si appresta la domenica, eppure mi sento ancorata al giorno concluso. Sarà per i pensieri o per il caldo che fa sentire tutto appiccicato addosso o... non lo so.

Le notizie che non pensi, le parole lasciano sempre un fardello da alleggerire di peso. 

Ed è una sensazione strana, perché si deve farlo ma nello stesso tempo si teme perdere qualcosa. 

Potrei scartare troppo, escludere qualche particolare, e quindi restare quasi ad un "punto morto", ferma e abulica, forse propensa a non far niente, a restare indifferente.

Ma non si può, ci sono i legami, l'affetto e si tenta, e magari qualcosa succede.

Sento il sudore scivolare lungo la fronte, le tempie, il mento. Ma perché l'estate deve rendere tanto insofferenti? A tal punto da fare di ogni cosa un problema.

Una volta qualcuno disse... se ti occupi, non ti preoccupi. Domani, anche se domenica, volto pagina, e cambio ritmo.

Meglio darsi da fare. Un cassetto da sistemare, e Mente e Cuore da fare più leggeri.

In superficie ciò che appare. Sotto ancora come in un doppio fondo quei particolari forse rimossi, per sempre archiviati come l'idea di quella parte morta prima di me.  

Ma davvero è così?


Non si resta vivi come non si muore del tutto. È in questa consapevolezza il delicato equilibrio.

sabato 5 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.16) (Quanto è fragile la vita)

Tutto al suo posto? Magari sul momento, ma Chi non sa quanto è fragile la vita?

La scomparsa improvvisa del calciatore portoghese Diogo Jota porta a riflettere.

Aveva ciò che desiderava, sposato da undici giorni con la donna della Sua vita, tre figli meravigliosi e... la vita davanti.

In un secondo un incidente stradale ha spazzato via tutto.

Per questo non lasciare nulla al “faccio dopo”. Perché a volte non c'è un dopo. Solo per questo tempo... questo giorno... questo momento.

Ma la Speranza si accompagna al Tempo, pure senza esagerare.

Si pensi pure ad un futuro che non sia troppo lontano. E questa sia norma per tutti, perchè come affermava Lorenzo il Magnifico... del doman non v'è certezza.

Già... perciò e con tale consapevolezza non dobbiamo sempre ripetere... c'è tempo.

Non è mai abbastanza il tempo per apprezzare ciò che la Vita offre, nel bene e nel male.

D'altra parte però non si può neppure vivere come se si camminasse sulle uova, ci si priverebbe della gioia del momento.

Ogni giorno va considerato come una piccola vita da vivere pienamente.

E ogni età è buona per andare al recupero, anzi prima è, meglio sarà.

Cogliere ogni opportunità, pure all'apparenza insignificante, perché... se non ora, quando?


Metti un punto e vai avanti, guardando al  futuro, che sia lungo breve, sarà vissuto con impegno e consapevolezza.

venerdì 4 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.15) (Quanto è bello piangere da soli)

Questa me la scrivo!

Ho esclamato alla frase pronunciata da Anna Maria, oggi all'ultima chemio...

"Ho scoperto una cosa. Quanto è bello piangere da soli".

Sarà stato per l'intensità nonostante frase quasi sussurrata, o perché nessuno se l'aspettava, ed anche per la solennità del giorno, un importante traguardo raggiunto, fatto sta che Noi presenti siamo rimasti tutti muti.

Impossibile replicare ad una verità per niente scontata. C'è infatti chi ama la teatralità anche nelle situazioni che vissute nell'intimità con se stessi permettono un'elaborazione e una ripresa più consapevoli.

Ma tant'è ognuno è fatto a suo modo...

- Eh qualche volta mi capita venir fuori con una frase filosofica...

Ha replicato così la nostra Amica al silenzio generale, e quanto fosse vero forse non lo immaginava.

Quanto è bello piangere da soli...

È giusto. Non rattristi chi ti è vicino, non sei tenuto a dare spiegazioni che poi nessuno capirebbe, scegli tu il momento, il luogo e la modalità.

Ti senti fragile ma capace di gestire le tue risorse interiori.

Davvero una lezione di vita, quella di Anna Maria che oggi era meno pimpante del solito, in parte stanca e un po' in vena di ricordi.

Succede dopo un'esperienza forte che diventa pure formativa.

Così anch'io che pensavo aver scoperto abbastanza, oggi ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo sempre responsabili di noi stessi.


Io con gli occhi lucidi e il cuore a mille.

GIORNO DOPO GIORNO (n.14) (Uno tsunami d'amore)

Esserci pure senza stare. Si tratta di empatia.È trattenere nei pensieri. Pura sintonia.

È la compassione la chiave di volta. Mettersi nei panni dell'Altro o almeno provarci, e se ci si scopre inadeguati, avere il coraggio e l'umiltà di farsi indietro.

Perché non tutto è per Tutti.

Empatia è...

Io sono con Te, e in questo mio momento, sicuramente diverso dal Tuo, ti difendo, ti accarezzo, ti cullo. Sono Presenza.

Una Presenza che serve, che non si limita a parlare, sorridere pensando ad altro.

Una Presenza che sente, si commuove e si contiene, ma non si vergogna se a volte le lacrime dal Cuore fanno lucido lo sguardo.

Una Presenza che tace, fa parlare


Dio senza nominare di continuo Dio.

Un abbraccio, un sorriso, le parole giuste al momento giusto faranno dimenticare spazio e tempo, trasmettendo forza e speranza, riportando equilibrio e serenità. 

Uno "tsunami" d'Amore.

mercoledì 2 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.13) (Finalmente è finita)

Mi procura sempre grande commozione, lo è stato anche oggi, a tal punto che mi è cascato il sacchetto con le caramelle.

Intimiditi ed emozionate si esita davanti alla campana della speranza. Non ci si crede ancora che il percorso sia terminato, e che ora si è lì davanti alla campanella.

Qualche lacrima scende lenta.

Occhi commossi, ho pensato... niente di più bello...

- Non ci posso credere. È davvero la fine?

Chissà perché poi, visto che se c'è un inizio sempre ci sarà una fine.

Vero è che queste storie non sono tutte uguali. Più o meno tanti paragrafi, un po' di parentesi, e a volte... quanti asterischi!

Comunque... si resta al centro del piccolo mondo ricostruito a fatica, forti di questo e si deve continuare ad esserlo per questo.

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. 

E a Noi tocca ricominciare sempre, perché se la fine ha un tempo, ricominciare è all'infinito. 

In qualsiasi momento, qualunque sia il motivo.

Allora, che si fa? 

Cominciamo subito, dopo che ogni luce sarà spenta e smorzato l'ultimo pensiero.

Ne avremo tenuto da parte uno solo, un piccolo progetto o proposito per domani, un acquisto, una dolcezza, un abbraccio.

Basta coi pensieri vagabondi e continuiamo a vivere giorno per giorno quello che di bello la vita dà.


Parole pensate le mie, con tanto affetto, ché veicolino l'energia giusta per una rinascita a... 🌟🌟🌟🌟🌟

martedì 1 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.12) (Ricordi e poi...)

Al solito a tarda ora... che cosa scrivere? Non voglio farlo per una sorta di dovere o abitudine, e poi cancellare come un tempo, oggi scrivo quasi senza pause, tanto son convinta.

Mi soffermo a pensare, il tempo fluisce velocemente, e per me ormai sono 15 anni... tanta strada fatta e ancora ne voglio, nonostante le spalle stanche. 

Mi guardo intorno dove ho tutte le mie cose, libri e appunti, riviste e dispense... per me tutta la ricchezza che c'è, il tassello che mancava alla vita come l'avrei intesa.

Sul ripiano di una piccola libreria, il noto diario dove tutto cominciò ad essere scritto per scaricare la tensione e perché di me qualcosa restasse nel caso non dovessi esserci più. 

Lo prendo, e comincio a sfogliarlo. Note frettolose e cancellature marcate, qualche parola sbiadita su un angolo di pagina accartocciato dopo una lacrima furtiva, tanti resti di fogli con indirizzi e numeri telefonici. Una cartolina fa da segnalibro, quasi a segnare la mia vita.

Metafora su un piatto d'argento.


Ed intanto siamo a Luglio, il mio mese.

A Luglio sono nata e poi rinata.

Mille varie sensazioni appena percettibili, come portate da un vento lieve, simile a brezza d'estate.