mercoledì 23 luglio 2025

GIORNO DOPO GIÓRNO (n.34) (Tra le difficoltà l'amore di Dio)

Chi dice che i pazienti maschi hanno più  difficoltà ad aprirsi, soprattutto con le volontarie?

Personalmente in tutti questi anni ne ho incontrato più di qualcuno pronto a raccontarsi e persino  a sorridere di se stesso.

Si parla del più e del meno, capita pure di addentrarsi in argomenti seri, toccando le corde più profonde dell'animo.

È la Spiritualità, la prima tra le dimensioni della Persona, la più importante. Non deve necessariamente coincidere con il culto religioso, si può essere non credente eppure possedere una profonda spiritualità. 

È esigenza, naturale quasi come il respiro. 

Quando poi la condizione del momento concede tanto tempo per stare da solo con se stesso, è inevitabile entrare in contatto con il proprio animo e trovare qualcosa di diverso. Un sereno silenzio. La pace interiore. La connessione col divino.

Il paziente incontrato stamattina ha rivelato essere proprio così, grato sempre e in pace con se stesso. Suo punto di riferimento, Sant'Agostino.



Sant'Agostino vedeva la mano di Dio in ogni aspetto della vita, sia nei momenti di gioia che di dolore. La sua filosofia e teologia sono caratterizzate da una costante riflessione sulla provvidenza divina, che guida e governa il mondo.

Sant'Agostino riconosceva che la volontà di Dio è sempre buona e giusta, anche quando non la comprendiamo

C'è bisogno di Cuori rigenerati, di penitenza e perdono.

Può salvarci solo Dio.

"Che cos’è Dio?” domanda un bambino.

La madre lo stringe tra le braccia e gli chiede: “Cosa provi?”.

“Ti voglio bene” risponde il bambino.

“Ecco, Dio è questo”.

- Krzysztof Kieslowski -

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