Freddo intenso per questa Nostra mattinata domenicale con passeggiata fuori porta. Un vento gelido percorreva in ogni senso la campagna circostante la Basilica di Santa Maria di Siponto, costruita in epoca paleocristiana e recentemente affiancata da una struttura metallica che la riproduce. Situazione meteorologica infelice quindi, ma che non ha scoraggiato più di tanto, ogni luogo offre spunti diversi a seconda delle stagioni, quando il cielo ha sfumature di azzurro che variano col tempo bello, e le emozioni ... che sia bello o brutto... mutano di intensità per il profumo nell'aria. Poi basta volgere lo sguardo intorno, e questo attento riuscirà persino a cogliere riferimenti al giorno e al momento in essere.
E un albero monco al centro e con due soli nodosi rami fronzuti levati in alto, pare una figura con le braccia al Cielo, in atto di preghiera. Oggi, giornata dedicata al Malato, l'animo è maggiormente propenso, e il pensiero a Maria, madre ed intermediaria presso il Padre, è naturalmente più frequente.
L'interno della Basilica nella semplicità assoluta e a tratti estrema per i materiali in pratica lasciati allo stato grezzo, è comunque molto suggestivo e convincente riguardo l' "essenziale" come unico elemento valido a tutti i livelli.
Qualche scatto, molte riflessioni quali appunti per una memoria mai stanca, e poi... verso il mare.
Varie tonalità di grigio per l'ultima domenica di un Carnevale che non si lascia sfiancare da un tempo non proprio felice, dalla vicinissima Manfredonia infatti, arrivano i suoni di una cittadina in festa, il corso dei carri allegorici, musiche che si mescolano e fanno dell'intero ambiente, anche questo lontano, un immenso luna park. Voglia di distrarsi, divertirsi, non pensare prima del lungo periodo quaresimale, e non solo, anche "oasi" in un deserto di continua solitudine.
Percorrendo il marciapiede di fianco al mare che va increspandosi sempre più, prendiamo la via del ritorno, mentre un gruppo di anatre chiacchierone vengono fuori dall'acqua del piccolo bacino, tutte insieme, e tutte insieme compatte e in fila indiana si dirigono verso una serie di massi per continuare a "fare salotto". Qui, ferme... rivolgono tutte nella medesima direzione lo sguardo al mare.
E un albero monco al centro e con due soli nodosi rami fronzuti levati in alto, pare una figura con le braccia al Cielo, in atto di preghiera. Oggi, giornata dedicata al Malato, l'animo è maggiormente propenso, e il pensiero a Maria, madre ed intermediaria presso il Padre, è naturalmente più frequente.
L'interno della Basilica nella semplicità assoluta e a tratti estrema per i materiali in pratica lasciati allo stato grezzo, è comunque molto suggestivo e convincente riguardo l' "essenziale" come unico elemento valido a tutti i livelli.
Qualche scatto, molte riflessioni quali appunti per una memoria mai stanca, e poi... verso il mare.
Varie tonalità di grigio per l'ultima domenica di un Carnevale che non si lascia sfiancare da un tempo non proprio felice, dalla vicinissima Manfredonia infatti, arrivano i suoni di una cittadina in festa, il corso dei carri allegorici, musiche che si mescolano e fanno dell'intero ambiente, anche questo lontano, un immenso luna park. Voglia di distrarsi, divertirsi, non pensare prima del lungo periodo quaresimale, e non solo, anche "oasi" in un deserto di continua solitudine.
Percorrendo il marciapiede di fianco al mare che va increspandosi sempre più, prendiamo la via del ritorno, mentre un gruppo di anatre chiacchierone vengono fuori dall'acqua del piccolo bacino, tutte insieme, e tutte insieme compatte e in fila indiana si dirigono verso una serie di massi per continuare a "fare salotto". Qui, ferme... rivolgono tutte nella medesima direzione lo sguardo al mare.
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