Già, ogni tanto mi torna forte la pressione del progetto che ho da realizzare. Perché nacque da un sogno e si alimentò di esperienza, e diventando forte ogni giorno di più coi pensieri ben merita di essere condiviso. Non ha senso un'esistenza che serve solo a se stessa. Ci credo e a tratti mi sollecito a finire, mettere un punto fermo e poi pensare magari ad altro o a qualcosa di simile, e avere così sempre un progetto in un canto, ogni tanto. Si dice che non bisogna mai rimandare, quel che viene in mente bisogna fare ora, subito... però è bello dare appuntamento a se stessi per un impegno, è un tacito e inconscio allungarsi la vita.
Tutto questo è molto stimolante. Ricordo ciò che mi fu consigliato un giorno per battere sul tempo un'eventuale depressione dopo il tumore... fissarsi delle scadenze, fare progetti a breve termine, giorno dopo giorno insomma, per non pensare.
Come se questa vita non avesse mai fine, e infatti vivendola, assaporandola poco per volta è come vederla svolgersi in episodi, a se stanti per un verso ma comunque legati tra loro, e uno dopo l'altro si aspettano con quella curiosità che fa apprezzare tutto in pieno anche se tutto non sarà stato poi così felice.
Qualche volta, ed è cosa naturale, mi ritrovo pure a considerare l'"attimo estremo", o meglio la "paura" di quel momento, e alla fine concludo che in realtà si teme quell'evento quando ci si sente ancora lontani dall'eventualità. Perché se arriva improvvisa, la Morte non dà il tempo per averne paura, al contrario nel momento che "è", l'"intensità emotiva" è tanta e tale da non accorgersene quasi e perciò non potrà mai essere temuta.
Sfatato questo mito, allora la Vita sarà ancora più bella, attimo dopo attimo, e la "gioia" come il "dolore" ne saranno episodi, con un progetto ogni tanto che ne segnerà il passaggio, manterrà l'equilibrio, mentre passeranno lasciando ricordi ed emozioni.
Tutto questo è molto stimolante. Ricordo ciò che mi fu consigliato un giorno per battere sul tempo un'eventuale depressione dopo il tumore... fissarsi delle scadenze, fare progetti a breve termine, giorno dopo giorno insomma, per non pensare.
Come se questa vita non avesse mai fine, e infatti vivendola, assaporandola poco per volta è come vederla svolgersi in episodi, a se stanti per un verso ma comunque legati tra loro, e uno dopo l'altro si aspettano con quella curiosità che fa apprezzare tutto in pieno anche se tutto non sarà stato poi così felice.
Qualche volta, ed è cosa naturale, mi ritrovo pure a considerare l'"attimo estremo", o meglio la "paura" di quel momento, e alla fine concludo che in realtà si teme quell'evento quando ci si sente ancora lontani dall'eventualità. Perché se arriva improvvisa, la Morte non dà il tempo per averne paura, al contrario nel momento che "è", l'"intensità emotiva" è tanta e tale da non accorgersene quasi e perciò non potrà mai essere temuta.
Sfatato questo mito, allora la Vita sarà ancora più bella, attimo dopo attimo, e la "gioia" come il "dolore" ne saranno episodi, con un progetto ogni tanto che ne segnerà il passaggio, manterrà l'equilibrio, mentre passeranno lasciando ricordi ed emozioni.
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