E' inevitabile, è un emozionarsi continuo e diverso. In un contesto sempre uguale sono tante e varie le situazioni, come differentemente può essere disposto l'animo ogni giorno a seconda del momento, che non si possono non riconoscere differenze sensibili. E ci sono così attimi che vorresti essere altrove o nasconderti in un angolo aspettando che passi quel magone salito su all'improvviso, che ti ha colto inaspettatamente proprio nel giorno che ti sentivi più forte, più sicuro, più distaccato... distaccato? E come si fa, bisognerebbe essere "inanimati" nel senso pieno del termine, tuttalpiù lucidi e pure forzatamente.
Certi giorni lo percepisci nell'aria, non appena arrivi, mentre sei per le scale. Poi sfili nel corridoio, come in incognita su passerella ingrata, e la sensazione si fa più forte. Entri in una stanza, fai l'incontro che non ti aspettavi, e in pochi minuti nella memoria scorrono rapide le scene di una vita che ti è stata in parte raccontata in altri momenti più sereni, altre che ti sei trovato a vivere, per una scelta a monte. Ma visto che ci siamo... fosti davvero tu a scegliere? Perché a volte è veramente dura, come difficile è sentirsi sempre adeguati, all'altezza.
Essere di spalle e sentire dei singhiozzi soffocati, quasi silenziosi... perché, saranno pure cambiati i tempi però un uomo vero non può piangere, ne va di mezzo la dignità, la virilità, la Sua immagine e altre sciocchezze simili. Ma al diavolo tutto questo, non è ancora un uomo, è così giovane... pare un bambino, e ai bambini per fortuna è ancora consentito piangere.
Tengo a freno le mie lacrime a questo punto, e non so nemmeno se ci riesco... sento l'occhio destro appiccicoso. Non userò più quel velo di mascara con cui da allora in poi cercai di mascherare il mio dolore.
Certi giorni lo percepisci nell'aria, non appena arrivi, mentre sei per le scale. Poi sfili nel corridoio, come in incognita su passerella ingrata, e la sensazione si fa più forte. Entri in una stanza, fai l'incontro che non ti aspettavi, e in pochi minuti nella memoria scorrono rapide le scene di una vita che ti è stata in parte raccontata in altri momenti più sereni, altre che ti sei trovato a vivere, per una scelta a monte. Ma visto che ci siamo... fosti davvero tu a scegliere? Perché a volte è veramente dura, come difficile è sentirsi sempre adeguati, all'altezza.
Essere di spalle e sentire dei singhiozzi soffocati, quasi silenziosi... perché, saranno pure cambiati i tempi però un uomo vero non può piangere, ne va di mezzo la dignità, la virilità, la Sua immagine e altre sciocchezze simili. Ma al diavolo tutto questo, non è ancora un uomo, è così giovane... pare un bambino, e ai bambini per fortuna è ancora consentito piangere.
Tengo a freno le mie lacrime a questo punto, e non so nemmeno se ci riesco... sento l'occhio destro appiccicoso. Non userò più quel velo di mascara con cui da allora in poi cercai di mascherare il mio dolore.
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