Era mercoledì... è stato un mercoledì a casa. Il mal di testa mi ha lasciato stanca a tal punto che a metà mattina ero di nuovo a letto. Mi è venuto lo sgomento... manco quando facevo la chemio succedeva una "stranezza" del genere! Che cosa è successo...?
Il "loop pensiero" cominciava il suo giro vizioso vorticosamente. Per fortuna mi sono addormentata, dieci minuti solo, giusto il tempo per spezzare quel cerchio dannoso. Ho aperto gli occhi, e alzata di scatto mi sono data l'unica, possibile risposta.
Non è successo niente, stanca com'ero avevo solo bisogno di recuperare dieci minuti.
E poi è cominciata la mia giornata nella piena normalità. Lenta... ma per me è normale anche questo da allora. Arrancante... e ci sta, non sono mica una giovincella. In affanno... però il cuore non c'entra, piuttosto è naturale se i tempi sono dilatati al massimo, perciò arrivare all'ora di pranzo è...
E... niente, perché è la mia, la "Nostra" normalità, fatta di dubbi, affanni, continua ricerca di certezze, pur consapevoli che nessuno ce le può dare. Bisogna arrangiarsi da soli e non smettere mai di "sentirsi vivi". Ché muore solo Chi lo vuole, cioè si abbandona a quel che sarà e non asseconda ciò che è. Come dire lasciarsi travolgere da un'ondata senza tentare di cavalcarla. E' difficile cavalcare un'onda col solo corpo nudo, ma si può. Con un po' di incoscienza, tanto coraggio, pensando che dopo tutto di fronte ad una difficoltà "importante" c'è poco da perdere, e se l'"ardita impresa" riesce... tutto da guadagnare.
Una strana normalità davvero, per Chi osserva dall'esterno, una "conveniente abitudine" per quelli che ci sono dentro, sempre. Anche coi soli piedi, come me. Quindi un'opportunità che per svariati motivi può far guadagnare lusinghieri appellativi, come... "giovane adulta"..."perla rara". Cose che si dicono, normalità apparente. Una battuta che fa sorridere, un'espressione che fa di Te un "essere speciale". La gioia di un confronto, un conforto di ritorno. Nuove situazioni di assoluta normalità che sembrano ancora più naturali in un contesto dove non necessita alcuna forzatura. Perché si parla tra di Noi, Tutti sulla stessa barca, perché si dice in modo chiaro che il "bianco" è bianco e il "nero" resta nero, senza paura. Non si nasconde niente e non si deve dimostrare niente a nessuno.
Il "loop pensiero" cominciava il suo giro vizioso vorticosamente. Per fortuna mi sono addormentata, dieci minuti solo, giusto il tempo per spezzare quel cerchio dannoso. Ho aperto gli occhi, e alzata di scatto mi sono data l'unica, possibile risposta.
Non è successo niente, stanca com'ero avevo solo bisogno di recuperare dieci minuti.
E poi è cominciata la mia giornata nella piena normalità. Lenta... ma per me è normale anche questo da allora. Arrancante... e ci sta, non sono mica una giovincella. In affanno... però il cuore non c'entra, piuttosto è naturale se i tempi sono dilatati al massimo, perciò arrivare all'ora di pranzo è...
E... niente, perché è la mia, la "Nostra" normalità, fatta di dubbi, affanni, continua ricerca di certezze, pur consapevoli che nessuno ce le può dare. Bisogna arrangiarsi da soli e non smettere mai di "sentirsi vivi". Ché muore solo Chi lo vuole, cioè si abbandona a quel che sarà e non asseconda ciò che è. Come dire lasciarsi travolgere da un'ondata senza tentare di cavalcarla. E' difficile cavalcare un'onda col solo corpo nudo, ma si può. Con un po' di incoscienza, tanto coraggio, pensando che dopo tutto di fronte ad una difficoltà "importante" c'è poco da perdere, e se l'"ardita impresa" riesce... tutto da guadagnare.
Una strana normalità davvero, per Chi osserva dall'esterno, una "conveniente abitudine" per quelli che ci sono dentro, sempre. Anche coi soli piedi, come me. Quindi un'opportunità che per svariati motivi può far guadagnare lusinghieri appellativi, come... "giovane adulta"..."perla rara". Cose che si dicono, normalità apparente. Una battuta che fa sorridere, un'espressione che fa di Te un "essere speciale". La gioia di un confronto, un conforto di ritorno. Nuove situazioni di assoluta normalità che sembrano ancora più naturali in un contesto dove non necessita alcuna forzatura. Perché si parla tra di Noi, Tutti sulla stessa barca, perché si dice in modo chiaro che il "bianco" è bianco e il "nero" resta nero, senza paura. Non si nasconde niente e non si deve dimostrare niente a nessuno.
Questa primavera fa star male, non so bene il motivo, ma è ritornata la depressione, sono spesso a letto.... Almeno tu non prendi paura. Per me ogni sintomo nuovo è un dramma. Forza Mary, con un enorme abbraccio.
RispondiElimina