I sogni che finiscono sono i miei. Non tutti, solo alcuni. Più che sogni sono speranze disattese, non vere e proprie delusioni, perché in parte le avevo incluse sotto la voce, "varie ed eventuali". Disincantata come sono ora, avrei voluto vedere...
Le chiacchiere, no... non sono mie. Non mi sbilancio più se non sono più che sicura. Purtroppo le subisco, e non c'è modo di evitarlo, perché si è creata una sorta di "catena di montaggio". Cose che non vanno... tasse, bollette, lavoro precario dei figli quando c'è. E a seguire... politica corrotta, cambiare rotta, promesse e cotillon.
Sono stufa. E non perché non mi vada di ascoltare, è solo che vedo l'inutilità della cosa. Perché è un continuo lamentarsi, buttar giù quello che c'è, e poi all'improvviso... ritornare al punto di partenza. Non stiamo qui ovviamente a disquisire sulla bontà del "ritorno", non è questo il punto né la sede adatta, è che... non se ne può più. E intanto continuiamo a privarci dei sogni, che nel mio caso non riguardano me direttamente, magari... i figli. Che si muovono come eliche al vento... quando il vento c'è... instabili, incostanti, senza rimpianti e neppure speranze perché non ricordano un passato più costruttivo che li riguardi, e non vedono un futuro anche lontano con promesse migliori.
Si cerca di aiutarli come si può, sostenerli soprattutto psicologicamente, a volte pare di raccontare loro favole come quando erano bambini.
Del tipo... Quello che è sotto gli occhi a "pronto uso" per la Felicità non lo si nota proprio. La Felicità non è di certo una "meta", piuttosto un "percorso", perfetto parlare di "scelta". E allora replicano giustamente... e se le scelte non te le fanno fare, e poi fai quelle sbagliate e di conseguenza ne fai altre ancora peggiori per consolarti?
Del tipo... quelle affettivo-sentimentali, che sono per metà "affettuose amicizie" e per l'altra "legami sentimentali". Che in entrambi i casi non portano a niente. A non prendersi le giuste responsabilità, non fare scelte stabili e definitive, a non crederci proprio, pronti come sono a lasciare l' "uscio sempre socchiuso".
Beh, sono disincantata anche in... per... riguardo tutto questo. E' una continua lotta sempre, e lo riconosco, anche se le mie battaglie erano, sono state di genere diverso.
Del tipo... da soli bisogna combatterle e vincerle. E meravigliosamente stupirsi ogni volta.
Ma una giornata così, quando ancora si celebra qualcosa che sarebbe un diritto e sempre più appare un privilegio, non si può chiudere con tanta amarezza, altrimenti che senso avrebbe sperare persino nel sole all'indomani?
Allora mi viene da raccontarmi e raccontare un'altra favola, forse l'ultima perché mi vedo disincantata sempre più...
Ognuno si cerchi il proprio sogno e lo costruisca in segreto. Lo trascriva su una pergamena e lo riponga in una scatola che poi nasconderà.
Nei momenti bui, quando la fiducia vacilla, potrà ricordare il sogno segreto, fatto di istanti come piccole gocce.
Un'idea che nessuno può portare via o inquinare o criticare, e che va avanti per la sua strada e comunque e sempre unica sarà.
E... chissà...
Le chiacchiere, no... non sono mie. Non mi sbilancio più se non sono più che sicura. Purtroppo le subisco, e non c'è modo di evitarlo, perché si è creata una sorta di "catena di montaggio". Cose che non vanno... tasse, bollette, lavoro precario dei figli quando c'è. E a seguire... politica corrotta, cambiare rotta, promesse e cotillon.
Sono stufa. E non perché non mi vada di ascoltare, è solo che vedo l'inutilità della cosa. Perché è un continuo lamentarsi, buttar giù quello che c'è, e poi all'improvviso... ritornare al punto di partenza. Non stiamo qui ovviamente a disquisire sulla bontà del "ritorno", non è questo il punto né la sede adatta, è che... non se ne può più. E intanto continuiamo a privarci dei sogni, che nel mio caso non riguardano me direttamente, magari... i figli. Che si muovono come eliche al vento... quando il vento c'è... instabili, incostanti, senza rimpianti e neppure speranze perché non ricordano un passato più costruttivo che li riguardi, e non vedono un futuro anche lontano con promesse migliori.
Si cerca di aiutarli come si può, sostenerli soprattutto psicologicamente, a volte pare di raccontare loro favole come quando erano bambini.
Del tipo... Quello che è sotto gli occhi a "pronto uso" per la Felicità non lo si nota proprio. La Felicità non è di certo una "meta", piuttosto un "percorso", perfetto parlare di "scelta". E allora replicano giustamente... e se le scelte non te le fanno fare, e poi fai quelle sbagliate e di conseguenza ne fai altre ancora peggiori per consolarti?
Del tipo... quelle affettivo-sentimentali, che sono per metà "affettuose amicizie" e per l'altra "legami sentimentali". Che in entrambi i casi non portano a niente. A non prendersi le giuste responsabilità, non fare scelte stabili e definitive, a non crederci proprio, pronti come sono a lasciare l' "uscio sempre socchiuso".
Beh, sono disincantata anche in... per... riguardo tutto questo. E' una continua lotta sempre, e lo riconosco, anche se le mie battaglie erano, sono state di genere diverso.
Del tipo... da soli bisogna combatterle e vincerle. E meravigliosamente stupirsi ogni volta.
Ma una giornata così, quando ancora si celebra qualcosa che sarebbe un diritto e sempre più appare un privilegio, non si può chiudere con tanta amarezza, altrimenti che senso avrebbe sperare persino nel sole all'indomani?
Allora mi viene da raccontarmi e raccontare un'altra favola, forse l'ultima perché mi vedo disincantata sempre più...
Ognuno si cerchi il proprio sogno e lo costruisca in segreto. Lo trascriva su una pergamena e lo riponga in una scatola che poi nasconderà.
Nei momenti bui, quando la fiducia vacilla, potrà ricordare il sogno segreto, fatto di istanti come piccole gocce.
Un'idea che nessuno può portare via o inquinare o criticare, e che va avanti per la sua strada e comunque e sempre unica sarà.
E... chissà...
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