giovedì 4 maggio 2017

UNA FORTE MOTIVAZIONE


Per tutto il giorno ho avuto un persistente mal di testa. Ce l'ho ancora, anche adesso mentre scrivo, indebolito e latente per l'analgesico, ma c'è... non molla. E non mollo neanch'io, come sempre perché niente può impedire che io continui a vivere. La scrittura è la mia vita, essere accanto in qualsiasi forma alle Persone che contano, è una motivazione di vita.
Così stamane sono andata ugualmente in ospedale, col mal di testa e pure in autobus che non è il massimo della comodità in tutti sensi. Non mi fermo per inezie del genere, solo la "momentanea pochezza interiore", quando il Cuore sembra chiuso a doppia mandata, solo questo è l'impedimento più grosso, e allora, si... resto a casa e cerco di raccogliere il meglio dell'esperienza passata per rielaborarla e farne risorsa nuova.
Sono arrivata prima del solito, e alla fine sono salita al piano più tardi del solito. Quaranta minuti all'ingresso principale ben spesi con Chi aveva bisogno di raccontarsi. Accade praticamente tutte le volte, mi ritrovo a dare il meglio ad ogni "fermata obbligata", ma non mi dispiace, è fare volontariato anche questo, e a me piace farlo di "qualità". Il Cuore non timbra il cartellino, si dona gratuitamente... e meno male, direi... sennò, sai che sfacelo?
Poi su, nelle stanze e lungo il corridoio, oggi a prestare ascolto più che mai, un po' per il mal di testa e pure perché le persone incontrate avevano un gran bisogno di parlare e sfogarsi, qualcuno anche di piangere... tra lacrime e sorriso. C'è sempre grande dignità in un luogo come quello, la si respira e al pari di aria salubre ti fa sentire vivo ancora di più, nonostante tutto.
Alla fine sono andata via prima, temevo di perdere l'autobus, che puntualmente ho perso...
Signora, mi dispiace. E' arrivato in anticipo... mi ha informato con tanta premura un gentile signore, forse per confortarmi. Così sono stata ferma lì, senza fare niente, o forse no... ho cominciato a pensare. E col mal di testa non è un buon fare, si rischia di diventare negativi, e magari una "buona motivazione" diventa motivo per non considerare abbastanza ciò che si fa, e quindi stimarsi meno.
Capita. A me succede quando non sono in forma, oppure mi sento delusa.
Già. Non so che cosa mi prende certe volte. Non mi scoraggio mai, però mi sento persa. Certe volte.
Vorrei fare di più e all'improvviso è come se fossi bloccata per qualcosa. Il timore di "essere" troppo, e farlo pesare.
Osare si può, oltre il consentito, il possibile senza peccare di presunzione?
Pensieri vaganti, oggi. Beh, almeno la causa per oggi la conosco. Il mal di testa latente e persistente.
Tra un po', qui in casa tutte le luci saranno spente. Riposerò per ricaricarmi, perciò prima di andare dovrò essere più positiva.
Sento che è in me ogni risposta. Devo solo lasciare che sia.
Senza troppe verità. Del resto ce n'è una sola, quella palese.

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