Ormai sono in fase di completa accettazione, la Vita è così, è come uno di quei barattoloni giganti dove stipi a forza le conserve sotto olio. Più ne metti e ancor più ce ne stanno, e incoraggiato continui a mettere giù e schiacciare, fino all'orlo. Ma poiché c'è il limite, e se accorto non sei, trasborda il tutto... impresa e fatica.
Convengo che questa non è un'immagine propriamente felice per dare l'idea della misura colma, però piuttosto efficace, perché sono ben distinguibili gli elementi. I pensieri accavallati e stipati in una mente che per quanto flessibile ed elastica, non ne può contenere all'infinito, e per questo ha bisogno talvolta di uscire per eliminarne qualcuno, o almeno convertirlo in bene che già sicuramente è presente, anche se non si vede.
Bene, preambolo azzeccato, spero... e tutto per dire della mia "serata scacciapensieri" al mare, nella località più vicina che non diede i natali a Manfredi, ma da questi prese il nome. Manfredonia.
Abbiamo voluto provarci, mio marito ed io... uscire a far foto di sera. E già aver osato un'impresa del genere con una temperatura non proprio adatta a fare i "turisti per caso", fotografi per diletto, ha scacciato il pensiero dominante, quello più pericoloso. Adattarsi ad un nuovo e repentino cambiamento. Capitato, in un certo senso pure subito, ma comunque da accettare, con la prospettiva di risolvere problemi, vari ed eventuali.
E seguendo il lungomare, luci ed ombre sull'acqua, e sciabordio che accarezza l'udito. Di sera vedi solo le luci e ascolti unicamente il mare, perché sai che c'è e scorgendo appena la bianca schiuma che lambisce la riva, cogli del suono fino all'ultima nota. Che fascino ha il mare in una sera d'inverno... è magico. E intanto gli aliti freddi congelano i pensieri.
Solo di scorcio un'occhiata al Castello... le luci della sera illuminano sogni e fantasie. C'era una volta... le favole, ma oggi nessuno ci crede più. E spesso è davvero un peccato che questo accada.
Il tempo vola, e pure parte dei pensieri, altri insistono ma sono come tremule trasparenze a fior d'acqua. Si affacciano, catturano pure e prendono, ma poi si raffreddano e la mente si distrae per rinascere. Si volge al domani, e mira già alla primavera.
Convengo che questa non è un'immagine propriamente felice per dare l'idea della misura colma, però piuttosto efficace, perché sono ben distinguibili gli elementi. I pensieri accavallati e stipati in una mente che per quanto flessibile ed elastica, non ne può contenere all'infinito, e per questo ha bisogno talvolta di uscire per eliminarne qualcuno, o almeno convertirlo in bene che già sicuramente è presente, anche se non si vede.
Bene, preambolo azzeccato, spero... e tutto per dire della mia "serata scacciapensieri" al mare, nella località più vicina che non diede i natali a Manfredi, ma da questi prese il nome. Manfredonia.
Abbiamo voluto provarci, mio marito ed io... uscire a far foto di sera. E già aver osato un'impresa del genere con una temperatura non proprio adatta a fare i "turisti per caso", fotografi per diletto, ha scacciato il pensiero dominante, quello più pericoloso. Adattarsi ad un nuovo e repentino cambiamento. Capitato, in un certo senso pure subito, ma comunque da accettare, con la prospettiva di risolvere problemi, vari ed eventuali.
E seguendo il lungomare, luci ed ombre sull'acqua, e sciabordio che accarezza l'udito. Di sera vedi solo le luci e ascolti unicamente il mare, perché sai che c'è e scorgendo appena la bianca schiuma che lambisce la riva, cogli del suono fino all'ultima nota. Che fascino ha il mare in una sera d'inverno... è magico. E intanto gli aliti freddi congelano i pensieri.
Solo di scorcio un'occhiata al Castello... le luci della sera illuminano sogni e fantasie. C'era una volta... le favole, ma oggi nessuno ci crede più. E spesso è davvero un peccato che questo accada.
Il tempo vola, e pure parte dei pensieri, altri insistono ma sono come tremule trasparenze a fior d'acqua. Si affacciano, catturano pure e prendono, ma poi si raffreddano e la mente si distrae per rinascere. Si volge al domani, e mira già alla primavera.
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