Per certi accadimenti, in particolare con le coincidenze fingiamo di accorgercene, e li chiamiamo Miracoli. Anche lo stato d'animo però deve essere speciale, in una fattispecie di realtà normale all'apparenza, capitata e mai voluta. Si resta come in attesa e poi... succede.
Così sento raccontare, e pure io avrei da dire la mia, ed ogni volta, anche se ormai disincantata, vengo coinvolta quasi totalmente. Forse perché io so quanto importante possa essere appigliarsi a qualcosa di incredibile per Altri.
Gli Altri, "i più"... ma in fondo che cosa ne sanno gli Altri, di tutto quello che comporta una malattia quando priva di un pezzetto di Vita. Anche se non te ne rendi conto, pure se non vuoi.
Soprattutto perdi la tranquillità, il senso di ogni cosa scontata ... la Pace con te stesso e l'equilibrio.
Ma poiché la malattia insegna che lo devi "riacchiappare" in fretta e tenerlo ben stretto per non soccombere, vai alla ricerca di strategie e non smetti ed infine trovi un punto fermo, qualcosa che certe volte intravvedi come un messaggio...
Preoccupati ma non più di tanto, può scordarti l'uomo non certo Chi è al di sopra di lui e tutto vede e sa. E... vai avanti.
Sappiamo quante volte certe "scadenze" siano a parole anticipate in modo precipitoso. Non si dovrebbe, perché nessuno può sapere, ma "statistica docet" e casi clinici pure, e così si parla non troppo velatamente, e lo sgomento prende, e poi l'angoscia, e se tutto va bene, infine la rassegnazione. Che non è la cosa migliore quando in campo va impiegata ogni energia.
Sfiancati, ci si abbandona a quel che sarà, unica forza e compagna la Fede. Per Chi ha fatto questa scelta coraggiosa.
Tre soli mesi di vita, e tanta voglia di fare. Gli occhi fissi in alto ad un crocifisso d'argento custodito in una bacheca di vetro. Speranza e ricordi... Speranza e rimpianto. E poi solo la Preghiera.
Ad un certo punto quel "corpo santo" cambia aspetto, diventa carne vera. Non più lucido metallo, ma gocce di sudore e sangue nel costato. Tutto dura un'ora, il tempo di realizzare, e fare più di uno scatto, da ogni angolazione. Poi torna come prima.
Un vero e proprio miracolo... mi è stato detto... Gesù è nella Nostra casa.
Ho visto io stessa quelle foto, il prima e il dopo. Falsità non era ciò che si vedeva. Potrà spiegarsi razionalmente, è molto probabile. Io non saprei, e perché non so mi fermo a ciò che vedo e soprattutto ascolto.
Non più di tre mesi, e ormai sono tre anni. E quella che alcuni definirebbero "fiduciosa credenza", diventa una "speciale realtà".
Così sento raccontare, e pure io avrei da dire la mia, ed ogni volta, anche se ormai disincantata, vengo coinvolta quasi totalmente. Forse perché io so quanto importante possa essere appigliarsi a qualcosa di incredibile per Altri.
Gli Altri, "i più"... ma in fondo che cosa ne sanno gli Altri, di tutto quello che comporta una malattia quando priva di un pezzetto di Vita. Anche se non te ne rendi conto, pure se non vuoi.
Soprattutto perdi la tranquillità, il senso di ogni cosa scontata ... la Pace con te stesso e l'equilibrio.
Ma poiché la malattia insegna che lo devi "riacchiappare" in fretta e tenerlo ben stretto per non soccombere, vai alla ricerca di strategie e non smetti ed infine trovi un punto fermo, qualcosa che certe volte intravvedi come un messaggio...
Preoccupati ma non più di tanto, può scordarti l'uomo non certo Chi è al di sopra di lui e tutto vede e sa. E... vai avanti.
Sappiamo quante volte certe "scadenze" siano a parole anticipate in modo precipitoso. Non si dovrebbe, perché nessuno può sapere, ma "statistica docet" e casi clinici pure, e così si parla non troppo velatamente, e lo sgomento prende, e poi l'angoscia, e se tutto va bene, infine la rassegnazione. Che non è la cosa migliore quando in campo va impiegata ogni energia.
Sfiancati, ci si abbandona a quel che sarà, unica forza e compagna la Fede. Per Chi ha fatto questa scelta coraggiosa.
Tre soli mesi di vita, e tanta voglia di fare. Gli occhi fissi in alto ad un crocifisso d'argento custodito in una bacheca di vetro. Speranza e ricordi... Speranza e rimpianto. E poi solo la Preghiera.
Ad un certo punto quel "corpo santo" cambia aspetto, diventa carne vera. Non più lucido metallo, ma gocce di sudore e sangue nel costato. Tutto dura un'ora, il tempo di realizzare, e fare più di uno scatto, da ogni angolazione. Poi torna come prima.
Un vero e proprio miracolo... mi è stato detto... Gesù è nella Nostra casa.
Ho visto io stessa quelle foto, il prima e il dopo. Falsità non era ciò che si vedeva. Potrà spiegarsi razionalmente, è molto probabile. Io non saprei, e perché non so mi fermo a ciò che vedo e soprattutto ascolto.
Non più di tre mesi, e ormai sono tre anni. E quella che alcuni definirebbero "fiduciosa credenza", diventa una "speciale realtà".
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