Un argomento "tosto" stasera, un boccone non proprio amaro ma duro da mandare giù, perché non è alla mia portata. Io sono d'altri tempi, che già pur avanti rispetto ai precedenti non sono neppure simili agli attuali. Falsamente aggreganti, privi di riferimento, confusionari e confusi in quanto a sentimenti.
Ovviamente a farne le spese sono i giovani, a Noi "adulti affermati" basta guardarci indietro nei momenti persi, notare quanta strada è stata fatta per continuare. Anche se siamo stanchi di situazioni e relazioni e relative conseguenze. Ché poi, appunto... se grossi "guai" non sono, col fardello di anni ed esperienze sulle spalle, Chi ce la darebbe la forza di mandare tutto all'aria? Non è mica tanto semplice... e nasce così l' "accomodamento" , meno sconquassante e più semplice, a volte risolutivo a volte no, ma con un "almeno c'ho provato" che quieta la coscienza dopo attenta riflessione. Se poi la cosa deve andare... andrà, se sarà il contrario si smorzerà pian piano.
In verità, anche prima succedeva, però quasi sempre in modo soft, ché restasse un buon ricordo non solo tra i due ma pure le famiglie. E intanto si cominciava sempre con entusiasmo, una voglia di coinvolgimento, e tanto desiderio di stare insieme, anche solo per qualche minuto. Oggi lo stare insieme ha tutt'altro significato. Si sta... per consumare tutto e subito, sogni e pure passione, e la curiosità muore sul nascere. Pure perché appare subito evidente che gli "stinchi di santo" non esistono, con tutti quei difetti antichi quanto il mondo e i "moderni" assunti per contagio o chissà quale processo osmotico. Deficienze di cui tutti sono portatori "sani", forse maliziosamente nascoste ma fino ad un certo punto, però dai... com'è che all'improvviso sembrano massicci insormontabili? E quelle "adorabili qualità"... tipo sorriso, dolcezza, fine eloquio, modestia... che fine hanno fatto?
Credo ci sia un abuso di enfasi, prima e dopo, una superficialità di fondo, e la presenza generalizzata di una scappatoia, una sorta di "vizio di forma" in calce, che consente la licenza di liberarsi. Come dire... "se va, va e se non va, amen". Citazione sentita non so quante volte, insieme con... " sono esperienze della vita. Non avrei mai capito di fare un errore, se non avessi sbagliato".
Già, tante parole ed espressioni pure sagge, e sempre meno darsi appuntamento... a domani.
Ovviamente a farne le spese sono i giovani, a Noi "adulti affermati" basta guardarci indietro nei momenti persi, notare quanta strada è stata fatta per continuare. Anche se siamo stanchi di situazioni e relazioni e relative conseguenze. Ché poi, appunto... se grossi "guai" non sono, col fardello di anni ed esperienze sulle spalle, Chi ce la darebbe la forza di mandare tutto all'aria? Non è mica tanto semplice... e nasce così l' "accomodamento" , meno sconquassante e più semplice, a volte risolutivo a volte no, ma con un "almeno c'ho provato" che quieta la coscienza dopo attenta riflessione. Se poi la cosa deve andare... andrà, se sarà il contrario si smorzerà pian piano.
In verità, anche prima succedeva, però quasi sempre in modo soft, ché restasse un buon ricordo non solo tra i due ma pure le famiglie. E intanto si cominciava sempre con entusiasmo, una voglia di coinvolgimento, e tanto desiderio di stare insieme, anche solo per qualche minuto. Oggi lo stare insieme ha tutt'altro significato. Si sta... per consumare tutto e subito, sogni e pure passione, e la curiosità muore sul nascere. Pure perché appare subito evidente che gli "stinchi di santo" non esistono, con tutti quei difetti antichi quanto il mondo e i "moderni" assunti per contagio o chissà quale processo osmotico. Deficienze di cui tutti sono portatori "sani", forse maliziosamente nascoste ma fino ad un certo punto, però dai... com'è che all'improvviso sembrano massicci insormontabili? E quelle "adorabili qualità"... tipo sorriso, dolcezza, fine eloquio, modestia... che fine hanno fatto?
Credo ci sia un abuso di enfasi, prima e dopo, una superficialità di fondo, e la presenza generalizzata di una scappatoia, una sorta di "vizio di forma" in calce, che consente la licenza di liberarsi. Come dire... "se va, va e se non va, amen". Citazione sentita non so quante volte, insieme con... " sono esperienze della vita. Non avrei mai capito di fare un errore, se non avessi sbagliato".
Già, tante parole ed espressioni pure sagge, e sempre meno darsi appuntamento... a domani.
Nessun commento:
Posta un commento