Quando all'indomani di San Silvestro si inaugura un nuovo calendario è come avere a disposizione una piccola clessidra con i granelli di sabbia contati. Ovviamente, cosa alquanto impossibile. Lo si può immaginare però, mettendone in conto di più perché molti scivolano via insieme e veloci e indistinguibili. Proprio come ogni giorno dell'anno, non semplice unità di tempo ma "grano" di vita, fatto di emozioni uniche e irripetibili.
Ci sono però azioni individuali, quasi riti che si ripetono ogni anno. Oltre i comuni festeggiamenti, le tradizioni ed altro. Sono le confortanti certezze che perpetuano dei ricordi.
Dirò la mia. Ogni primo dell'anno, al termine della Santa Messa, fisso la data per la celebrazione religiosa in memoria di mia madre. Questo sarà il dodicesimo da quando Lei non è più, e fui io a scegliere di accogliere quel testimone che la tenesse in vita nei Nostri Cuori. Non che ce ne fosse bisogno, però è un modo di raccoglierci insieme, intorno a Lei o meglio al Suo pensiero, come quando era in vita.
Ma perché proprio il primo dell'anno? Volò via a metà del mese di gennaio, ma non solo per questo. A Capodanno la Chiesa dedica la giornata alla Madre di Gesù, Regina della Pace. A seguire tutti gli altri giorni, che sul calendario porteranno numeri ma pure i nomi dei santi.
Quale giorno migliore quindi per pensare ad una madre che solo fisicamente non è più? Tutto il resto c'è. Il valore santo della Maternità, la capacità di andare oltre senza ribellarsi, la consapevolezza di essere artefice di un "grande progetto", e l'amore per la pace. Grande mediatrice di pace fu mia madre, in famiglia e fuori. La ricordano ancora.
Stasera ho ripetuto questo rito, sono uscita dalla Chiesa con la serenità di aver fatto il "dovuto" che non è propriamente un dovere ma una dimostrazione d'affetto che deve esserci per custodire un legame.
Ora il giorno volge alla fine, anzi per essere precisi, siamo già a quello che segue e avanza.
Non è stato trascurato nessuno, sento il Cuore in pace.
Posso pensare con fiducia che mi attarderò ogni sera a guardare il giorno scivolare via.
Ci sono però azioni individuali, quasi riti che si ripetono ogni anno. Oltre i comuni festeggiamenti, le tradizioni ed altro. Sono le confortanti certezze che perpetuano dei ricordi.
Dirò la mia. Ogni primo dell'anno, al termine della Santa Messa, fisso la data per la celebrazione religiosa in memoria di mia madre. Questo sarà il dodicesimo da quando Lei non è più, e fui io a scegliere di accogliere quel testimone che la tenesse in vita nei Nostri Cuori. Non che ce ne fosse bisogno, però è un modo di raccoglierci insieme, intorno a Lei o meglio al Suo pensiero, come quando era in vita.
Ma perché proprio il primo dell'anno? Volò via a metà del mese di gennaio, ma non solo per questo. A Capodanno la Chiesa dedica la giornata alla Madre di Gesù, Regina della Pace. A seguire tutti gli altri giorni, che sul calendario porteranno numeri ma pure i nomi dei santi.
Quale giorno migliore quindi per pensare ad una madre che solo fisicamente non è più? Tutto il resto c'è. Il valore santo della Maternità, la capacità di andare oltre senza ribellarsi, la consapevolezza di essere artefice di un "grande progetto", e l'amore per la pace. Grande mediatrice di pace fu mia madre, in famiglia e fuori. La ricordano ancora.
Stasera ho ripetuto questo rito, sono uscita dalla Chiesa con la serenità di aver fatto il "dovuto" che non è propriamente un dovere ma una dimostrazione d'affetto che deve esserci per custodire un legame.
Ora il giorno volge alla fine, anzi per essere precisi, siamo già a quello che segue e avanza.
Non è stato trascurato nessuno, sento il Cuore in pace.
Posso pensare con fiducia che mi attarderò ogni sera a guardare il giorno scivolare via.
Cara Marry, il nuovo anno è iniziato con il mese di gennaio, speriamo che già ora si possa notare che qualcosa cambi!!!
RispondiEliminaTomaso
Un po' alla volta, Tomaso... un po' alla volta qualcosa cambierà.
RispondiEliminaSperanza sempre.
Un abbraccio...
Mary