Sempre che tu sia convinta di aver iniziato con volontà e decisione di farlo. Di arrivare alla fine.
Ogni tanto questo lo dico a me stessa, è una sorta di verifica. Quando mi lascia la mano quel micro delirio di onnipotenza che a torto o ragione mi permette di fare cose che non avrei pensato.
Non è che siano imprese da super eroe, solo che un tempo credevo di non riuscire quasi a respirare oltre il mio "confine", ed oggi invece vedo che qualcuno ricorda, altri chiedono di me... mi vogliono accanto. Ed io riesco a mantenermi lucida, distaccata quel tanto per poter continuare, e ne sono contenta.
Qualche giorno fa mi aveva chiamato...
Sai... vorrei che fossi presente domenica con Noi, la Sua famiglia, per ricordarlo. E' un mese ormai...
All'inizio stentavo a mettere a fuoco le persone, la storia... poi le note di quella voce hanno riportato volti e vicende, quelle passate ed anche le più recenti di dolore.
Non potevo mancare, anche se come sempre di domenica, sono impelagata tra mille cose da fare.
Tutto si può quando si vuole, e così ci sono andata, trascinandomi dietro un recalcitrante e ormai rassegnato marito.
Sei una pazza scatenata... continua a ripetermi bonariamente col sorriso, perché in fondo è contento del mio cambiamento. Gli piacevo prima, ma era un fatto solo Suo... ancor di più adesso perché vede che mi piaccio anch'io. E voglio che lo "stato di grazia" continui. Per questo mi "auto verifico", quando una pur debole traccia del passato adombra il presente che amo tanto, autentico e vero, non vissuto solo per me.
Fino alla fine, dicevo... ma quale fine intende il pensiero sottinteso, l'animo sempre teso?
Spero quella che non temo più, per cui spendo la mia energia nell'intento di arrivare in pace con me stessa su ogni fronte. Devo riuscire anche in questo, qualche cedimento ci sarà ma la ripresa basterà a ripagarmi. Ne sono certa.
E intanto guardo a domani, quello immediato da vivere come ogni giorno intensamente, con le semplici meraviglie, solite e pur diverse perché guardate con gli occhi dello stupore.
Tu sei il primo per Te stesso. Quando li apri al mattino, ti muovi per esserci, sorridi e t'imbronci
e alla fine riesci ad arrivare al termine del giorno.
Prima di chiuderli, quegli occhi che non perdono la luce, e farti poi cullare dai sogni al chiarore delle stelle.
Ogni tanto questo lo dico a me stessa, è una sorta di verifica. Quando mi lascia la mano quel micro delirio di onnipotenza che a torto o ragione mi permette di fare cose che non avrei pensato.
Non è che siano imprese da super eroe, solo che un tempo credevo di non riuscire quasi a respirare oltre il mio "confine", ed oggi invece vedo che qualcuno ricorda, altri chiedono di me... mi vogliono accanto. Ed io riesco a mantenermi lucida, distaccata quel tanto per poter continuare, e ne sono contenta.
Qualche giorno fa mi aveva chiamato...
Sai... vorrei che fossi presente domenica con Noi, la Sua famiglia, per ricordarlo. E' un mese ormai...
All'inizio stentavo a mettere a fuoco le persone, la storia... poi le note di quella voce hanno riportato volti e vicende, quelle passate ed anche le più recenti di dolore.
Non potevo mancare, anche se come sempre di domenica, sono impelagata tra mille cose da fare.
Tutto si può quando si vuole, e così ci sono andata, trascinandomi dietro un recalcitrante e ormai rassegnato marito.
Sei una pazza scatenata... continua a ripetermi bonariamente col sorriso, perché in fondo è contento del mio cambiamento. Gli piacevo prima, ma era un fatto solo Suo... ancor di più adesso perché vede che mi piaccio anch'io. E voglio che lo "stato di grazia" continui. Per questo mi "auto verifico", quando una pur debole traccia del passato adombra il presente che amo tanto, autentico e vero, non vissuto solo per me.
Fino alla fine, dicevo... ma quale fine intende il pensiero sottinteso, l'animo sempre teso?
Spero quella che non temo più, per cui spendo la mia energia nell'intento di arrivare in pace con me stessa su ogni fronte. Devo riuscire anche in questo, qualche cedimento ci sarà ma la ripresa basterà a ripagarmi. Ne sono certa.
E intanto guardo a domani, quello immediato da vivere come ogni giorno intensamente, con le semplici meraviglie, solite e pur diverse perché guardate con gli occhi dello stupore.
Tu sei il primo per Te stesso. Quando li apri al mattino, ti muovi per esserci, sorridi e t'imbronci
e alla fine riesci ad arrivare al termine del giorno.
Prima di chiuderli, quegli occhi che non perdono la luce, e farti poi cullare dai sogni al chiarore delle stelle.
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