Non è che hai sempre grandi battaglie da affrontare perché sia valida l'esortazione, l'incoraggiamento, anzi l'ordine... non arrenderti.
E' vero tutto quanto, l'esperienza estrema, la dura prova, la malattia... ma vogliamo dirla tutta? Quanto sia difficile pure la lotta per la sopravvivenza quotidiana coi piccoli contrasti, col tacere per non peggiorare o lo straparlare per necessità e non soccombere. Che violenza a se stessi talvolta, solo per mantenere l'equilibrio. Solo, per modo di dire, ché l'equilibrio è importante, però chissà perché l'impegno non è mai uguale da parte delle due forze in gioco. Questione di intelligenza? Probabilmente buonsenso, per evitare un'ulteriore sofferenza senza senso.
Pensieri stasera che vagano, esprimono si e no, che riportano ad un personale cambiamento, necessario e sofferto, lenito da parole in dono, inconsapevoli ma efficaci.
E al mio abbraccio sentito e gioioso per un evidente miglioramento, oggi mi è stato risposto... grazie, perché hai questo sorriso, sei sempre allegra e non ti arrendi.
Proprio oggi che il sorriso lo avevo messo fuori quasi a forza dopo tre giorni di malumore "riflesso", quindi... allegra sempre proprio no, e più volte nei suddetti giorni ero stata tentata a gettare la spugna. Tanti anni spesi ad educare i figli in un certo modo, e poi... niente di grave se non il fatto che fanno errori e te li scaraventano addosso con il nervosismo e tutte le bizze che comportano.
Mi arrendo, ho pensato... devo restare lucida e distaccata. Un nuovo parto. Da me e non più tutt'uno di me, anche se sarà molto difficile, a volte potrei essere presa dall'ansia... basta, mi son detta...
Ma poi... sarà questo davvero un "arrendersi"? Magari solo all'evidenza, al fatto che un torrente in piena o anche un tranquillo ruscello non può fermare il suo naturale corso verso il mare. Di certo è ancora una volta non arrendersi alla Vita che propone e dispone, e di fronte ad altre prove, bivi o scelte mettere fuori le risorse giuste per adeguarsi all'ennesimo cambiamento.
La Vita va avanti, e Tu le vai dietro... si, ma a Tuo modo.
E' vero tutto quanto, l'esperienza estrema, la dura prova, la malattia... ma vogliamo dirla tutta? Quanto sia difficile pure la lotta per la sopravvivenza quotidiana coi piccoli contrasti, col tacere per non peggiorare o lo straparlare per necessità e non soccombere. Che violenza a se stessi talvolta, solo per mantenere l'equilibrio. Solo, per modo di dire, ché l'equilibrio è importante, però chissà perché l'impegno non è mai uguale da parte delle due forze in gioco. Questione di intelligenza? Probabilmente buonsenso, per evitare un'ulteriore sofferenza senza senso.
Pensieri stasera che vagano, esprimono si e no, che riportano ad un personale cambiamento, necessario e sofferto, lenito da parole in dono, inconsapevoli ma efficaci.
E al mio abbraccio sentito e gioioso per un evidente miglioramento, oggi mi è stato risposto... grazie, perché hai questo sorriso, sei sempre allegra e non ti arrendi.
Proprio oggi che il sorriso lo avevo messo fuori quasi a forza dopo tre giorni di malumore "riflesso", quindi... allegra sempre proprio no, e più volte nei suddetti giorni ero stata tentata a gettare la spugna. Tanti anni spesi ad educare i figli in un certo modo, e poi... niente di grave se non il fatto che fanno errori e te li scaraventano addosso con il nervosismo e tutte le bizze che comportano.
Mi arrendo, ho pensato... devo restare lucida e distaccata. Un nuovo parto. Da me e non più tutt'uno di me, anche se sarà molto difficile, a volte potrei essere presa dall'ansia... basta, mi son detta...
Ma poi... sarà questo davvero un "arrendersi"? Magari solo all'evidenza, al fatto che un torrente in piena o anche un tranquillo ruscello non può fermare il suo naturale corso verso il mare. Di certo è ancora una volta non arrendersi alla Vita che propone e dispone, e di fronte ad altre prove, bivi o scelte mettere fuori le risorse giuste per adeguarsi all'ennesimo cambiamento.
La Vita va avanti, e Tu le vai dietro... si, ma a Tuo modo.
Se ho capito bene... le madri servono a questo, a beccarsi sul groppone il nervosismo dei figli. Meno male che siamo salde sempre con i piedi per terra e continuiamo ad andare avanti.
RispondiEliminaBaciobacio cara
Non sempre si ha tutta quella forza
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