Giornata splendida, giusta per un ritorno in campo... un'uscita al mare. Ma non un luogo qualunque, il "Nostro mare", quello su cui si affaccia il promontorio del Gargano.
Siamo tornati dopo solo una settimana perché c'era rimasta la voglia di limoncello, di prepararlo da Noi coi limoni che in questo periodo abbondano nella zona, quindi dopo Vieste... Rodi, considerata la patria degli agrumi del Gargano, e dei limoni particolarmente profumati e poco aspri.
La strada che porta al paese è costeggiata da file di alberi che paiono decorati apposta, traboccanti di frutti d'oro, un piacere per la vista, oggi poi sotto un sole quasi primaverile mettevano anche tanta gioia. All'entrata del centro urbano, in prossimità della Chiesa dedicata alla Madonna della Libera, abbiamo trovato il solito furgoncino e in pratica abbiamo provveduto a svaligiarlo di quel tesoro. Il compito era assolto, ma non potevamo tralasciare il resto. Una visita al porto e una passeggiata al centro storico.
Non è la prima volta che andiamo a Rodi, ma come accade anche per tutti gli altri paesi della zona, non la si conosce mai abbastanza. Si alternano le stagioni e cambia la prospettiva, lo stesso sentire o predisposizione d'animo del visitatore.
Così al porto una passeggiata su un lungo viale solitario rende ebbri di silenzio e serenità. Guardare il mare insolitamente calmo per questa stagione e scintillante ai raggi del sole, invita ad un religioso tacere e a meditare sulla generosa bellezza del Creato.
Che dire poi degli animali incontrati per la via, sulla spiaggia, al mare? Due anatre festose nuotavano in circolo sulla superficie d'acqua in una piccola insenatura, gabbiani in volo solcavano il cielo azzurro terso, e più di un cane correva lungo l'arenile. Solitario scenario finalmente tutto per loro.
Su per il paese poi... le bianche case, alcune con i muri decorati trompe l'oeil, e gli alberi tanti, dai rami flessi sotto il peso delle arance. Quale meraviglia...!
Più volte oggi ho pensato a quanto spesso cerchiamo la serenità in chissà che cosa, mentre l'abbiamo a portata di mano, o meglio di vista o di odorato o di udito. Perché davvero in questa giornata mi sentivo completamente riconciliata e libera da conflitti interiori e non, leggera d'animo e fiduciosa, come se tutto non dovesse avere mai fine. Ché poi è questo il segreto per vivere bene il giorno per giorno... come fosse inizio e fine, e quindi si annullassero a vicenda.
In questa "piccola eternità" odierna ho camminato a lungo, ammirato l'azzurro del cielo, riempito i polmoni di profumi mediterranei, ascoltato infine la voce del mare e dei tanti gabbiani.
Voglia di limoncello e non solo. Gioia di vivere. Cose di "poveri mortali".
Siamo tornati dopo solo una settimana perché c'era rimasta la voglia di limoncello, di prepararlo da Noi coi limoni che in questo periodo abbondano nella zona, quindi dopo Vieste... Rodi, considerata la patria degli agrumi del Gargano, e dei limoni particolarmente profumati e poco aspri.
La strada che porta al paese è costeggiata da file di alberi che paiono decorati apposta, traboccanti di frutti d'oro, un piacere per la vista, oggi poi sotto un sole quasi primaverile mettevano anche tanta gioia. All'entrata del centro urbano, in prossimità della Chiesa dedicata alla Madonna della Libera, abbiamo trovato il solito furgoncino e in pratica abbiamo provveduto a svaligiarlo di quel tesoro. Il compito era assolto, ma non potevamo tralasciare il resto. Una visita al porto e una passeggiata al centro storico.
Non è la prima volta che andiamo a Rodi, ma come accade anche per tutti gli altri paesi della zona, non la si conosce mai abbastanza. Si alternano le stagioni e cambia la prospettiva, lo stesso sentire o predisposizione d'animo del visitatore.
Così al porto una passeggiata su un lungo viale solitario rende ebbri di silenzio e serenità. Guardare il mare insolitamente calmo per questa stagione e scintillante ai raggi del sole, invita ad un religioso tacere e a meditare sulla generosa bellezza del Creato.
Che dire poi degli animali incontrati per la via, sulla spiaggia, al mare? Due anatre festose nuotavano in circolo sulla superficie d'acqua in una piccola insenatura, gabbiani in volo solcavano il cielo azzurro terso, e più di un cane correva lungo l'arenile. Solitario scenario finalmente tutto per loro.
Su per il paese poi... le bianche case, alcune con i muri decorati trompe l'oeil, e gli alberi tanti, dai rami flessi sotto il peso delle arance. Quale meraviglia...!
Più volte oggi ho pensato a quanto spesso cerchiamo la serenità in chissà che cosa, mentre l'abbiamo a portata di mano, o meglio di vista o di odorato o di udito. Perché davvero in questa giornata mi sentivo completamente riconciliata e libera da conflitti interiori e non, leggera d'animo e fiduciosa, come se tutto non dovesse avere mai fine. Ché poi è questo il segreto per vivere bene il giorno per giorno... come fosse inizio e fine, e quindi si annullassero a vicenda.
In questa "piccola eternità" odierna ho camminato a lungo, ammirato l'azzurro del cielo, riempito i polmoni di profumi mediterranei, ascoltato infine la voce del mare e dei tanti gabbiani.
Voglia di limoncello e non solo. Gioia di vivere. Cose di "poveri mortali".
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