Sono riflessiva di mio, e fondamentalmente ottimista verso il prossimo, così che in situazioni dubbie o strane non mi fermo mai a ciò che appare, cerco la "spiegazione nascosta", la chiave di lettura giusta. Credo inoltre che ogni reazione sia la risposta ad un'azione, magari si perde nel tempo, ma comunque esistente. Contesto, carattere e temperamento solo in parte sono responsabili, tutto il resto dipende da un' "energia casuale", un vortice che prende e converte al centro. Un'inequivocabile spirale.
Quel giorno di un paio di mesi fa, davvero mi sembrò esagerato il Suo comportamento, aprire una polemica interminabile a causa di un presunto sopruso, con un'altra persona infilatasi velocemente nel vano medicazioni.
C'ero prima io, non c'eri Tu... ci sono io, non ci sei Tu.
Io non ne sapevo niente, e se Tu non rispondi... che vuoi da me?
E il tempo di rispondere me lo vuoi dare, si o no?
E intanto si alterava facendosi paonazzo, mentre la moglie, paziente oncologica in attesa di terapia, cercava di calmarlo, inutilmente. Mi ero avvicinata offrendogli una caramella, la rifiutò con queste testuali parole... ehhh, qua ci vuole altro, ben altro che caramelle.
A parte che le caramelle non le passa l'ospedale, e quindi non possono costituire un trampolino per improperi contro la struttura... gli dicevo... non sarebbe stato meglio addolcirsi l'amaro in bocca nell'attesa? Prima o poi il Suo turno sarebbe arrivato...
Eh già, intanto quello è passato avanti!
Finii col rinunciare a calmarlo, nelle volte appresso mi limitai a guardarlo da lontano, a constatare e valutare il grado di nervosismo e arrabbiatura, sempre presenti almeno in forma lieve.
Ieri poi, sono uscita dalla stanza dove ripongo le mie cose, e me lo sono trovato davanti...
Ciao, come va...?
Angela (Sua moglie) è di là, nella stanza in fondo.
Va bene, ma ti chiedevo... Tu come stai?
Bene, insomma... tiriamo. Secondo la giornata.
E mentre parlava, si guardava intorno... poi serrava le labbra, indispettito.
Il dottore ha detto che finché è tutto bloccato possiamo stare tranquilli. E Noi ci sforziamo di esserlo, sperando che pure lui (il tumore) non ci passi avanti.
Uhhh... ho pensato... ma " 'sto passare avanti" è proprio un'ossessione. Poi ho capito il perché. E così ha ripreso, senza che gli chiedessi niente.
E' che c'ho 'na rabbia dentro per tutto quello che ho passato, quando t'ammazzano un figlio di 26 anni, poliziotto, in un conflitto a fuoco, e poi durante il funerale perdi improvvisamente pure la moglie, che devi pensare? Qualcuno per forza ce la tiene con te... o no?
Da quelle poche frasi... ho dedotto che Angela era quindi la seconda moglie, per giunta malata, che temeva di perdere. Non solo, e questo poi me lo ha aggiunto Lui... anche per sposarla quanto aveva lottato con gli altri figli e il resto della famiglia...
E perché...?
Non te lo sto manco a dire quanta sofferenza, tutto perché...
E ha fatto una pausa. E in quel momento è arrivata un'altra persona, un'altra Amica che aveva da dire qualcosa. Sono stata chiamata, ed era una storia diversa ma comunque anello di congiunzione di un'unica e sola, sempre la stessa che lascia il segno. Orme incancellabili.
Quel giorno di un paio di mesi fa, davvero mi sembrò esagerato il Suo comportamento, aprire una polemica interminabile a causa di un presunto sopruso, con un'altra persona infilatasi velocemente nel vano medicazioni.
C'ero prima io, non c'eri Tu... ci sono io, non ci sei Tu.
Io non ne sapevo niente, e se Tu non rispondi... che vuoi da me?
E il tempo di rispondere me lo vuoi dare, si o no?
E intanto si alterava facendosi paonazzo, mentre la moglie, paziente oncologica in attesa di terapia, cercava di calmarlo, inutilmente. Mi ero avvicinata offrendogli una caramella, la rifiutò con queste testuali parole... ehhh, qua ci vuole altro, ben altro che caramelle.
A parte che le caramelle non le passa l'ospedale, e quindi non possono costituire un trampolino per improperi contro la struttura... gli dicevo... non sarebbe stato meglio addolcirsi l'amaro in bocca nell'attesa? Prima o poi il Suo turno sarebbe arrivato...
Eh già, intanto quello è passato avanti!
Finii col rinunciare a calmarlo, nelle volte appresso mi limitai a guardarlo da lontano, a constatare e valutare il grado di nervosismo e arrabbiatura, sempre presenti almeno in forma lieve.
Ieri poi, sono uscita dalla stanza dove ripongo le mie cose, e me lo sono trovato davanti...
Ciao, come va...?
Angela (Sua moglie) è di là, nella stanza in fondo.
Va bene, ma ti chiedevo... Tu come stai?
Bene, insomma... tiriamo. Secondo la giornata.
E mentre parlava, si guardava intorno... poi serrava le labbra, indispettito.
Il dottore ha detto che finché è tutto bloccato possiamo stare tranquilli. E Noi ci sforziamo di esserlo, sperando che pure lui (il tumore) non ci passi avanti.
Uhhh... ho pensato... ma " 'sto passare avanti" è proprio un'ossessione. Poi ho capito il perché. E così ha ripreso, senza che gli chiedessi niente.
E' che c'ho 'na rabbia dentro per tutto quello che ho passato, quando t'ammazzano un figlio di 26 anni, poliziotto, in un conflitto a fuoco, e poi durante il funerale perdi improvvisamente pure la moglie, che devi pensare? Qualcuno per forza ce la tiene con te... o no?
Da quelle poche frasi... ho dedotto che Angela era quindi la seconda moglie, per giunta malata, che temeva di perdere. Non solo, e questo poi me lo ha aggiunto Lui... anche per sposarla quanto aveva lottato con gli altri figli e il resto della famiglia...
E perché...?
Non te lo sto manco a dire quanta sofferenza, tutto perché...
E ha fatto una pausa. E in quel momento è arrivata un'altra persona, un'altra Amica che aveva da dire qualcosa. Sono stata chiamata, ed era una storia diversa ma comunque anello di congiunzione di un'unica e sola, sempre la stessa che lascia il segno. Orme incancellabili.
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