Da quando si concluse il mio percorso terapeutico ed ebbe inizio questo che vivo, di continua crescita emotiva, e miglioramento in generale, per come si è articolato quasi da solo e si svolge ora con me e tramite le persone che incontro, io ho sempre sostenuto di fare "infusioni per l'anima". Di curarmi non ho quindi mai smesso, ed ogni volta che, finito il turno, torno a casa non esagero nel dire che provo le medesime sensazioni di quando facevo la chemio.
Un leggero intontimento, bisogno estremo di silenzio per elaborare l'esperienza del giorno. Raccogliere le energie per trasformare il tutto in benessere dopo aver scartato ciò che fa male. Tanto male.
Ci sono giorni in cui si va a gonfie vele, altri che non avresti mai voluto vivere, spettatore impotente ed inerme. Quando da solo elabori pure che avresti potuto fare qualcosa che poi non hai fatto, oppure hai commesso un errore grossolano e chissà quale dolore hai procurato.
E' così difficile procedere al meglio su un margine tanto esiguo... eppure ci provi e poi ritenti, speri di potercela fare sempre... cadi e ti rialzi. E poi alzi lo sguardo al Cielo, e chiedi aiuto, e imponi a Te stesso mai più domande.
Stamattina, classica "giornata tipo"... un anziano Amico stanco ma non troppo malandato, considerate situazione ed età, una paziente che per l'ennesima volta mi ha fatto sudare sette camicie per convincerla ad uscire dal guscio dell'abulia, la giovane ragazza che è tornata a fare chemio dopo la gravidanza. La faceva già con il pancione, non aveva mandato indietro la vita... serena era allora, ancora di più oggi che l'ho vista. Due occhi luminosi che parevano frammenti di cielo con minuscole stelle. Mi ha mostrato con orgoglio la foto della Sua bimba, solo due settimane al mondo, quello donatole dalla mamma.
Sono tornata a casa pensando alla stanchezza di quell'Amico, risollevata comunque ogni volta da una caramella e un sorriso... alla promessa strappata alla testarda ma tenera paziente... a quella giovane mamma che ha fatto vincere la Vita.
Stasera un po' stanca mi sento anch'io, ma ho già scartato il superfluo doloroso. E mi sono preparata ad una serata diversa. La prosecuzione di un amore dichiarato, conclamato, definito. Il mio inno alla Vita.
Un leggero intontimento, bisogno estremo di silenzio per elaborare l'esperienza del giorno. Raccogliere le energie per trasformare il tutto in benessere dopo aver scartato ciò che fa male. Tanto male.
Ci sono giorni in cui si va a gonfie vele, altri che non avresti mai voluto vivere, spettatore impotente ed inerme. Quando da solo elabori pure che avresti potuto fare qualcosa che poi non hai fatto, oppure hai commesso un errore grossolano e chissà quale dolore hai procurato.
E' così difficile procedere al meglio su un margine tanto esiguo... eppure ci provi e poi ritenti, speri di potercela fare sempre... cadi e ti rialzi. E poi alzi lo sguardo al Cielo, e chiedi aiuto, e imponi a Te stesso mai più domande.
Stamattina, classica "giornata tipo"... un anziano Amico stanco ma non troppo malandato, considerate situazione ed età, una paziente che per l'ennesima volta mi ha fatto sudare sette camicie per convincerla ad uscire dal guscio dell'abulia, la giovane ragazza che è tornata a fare chemio dopo la gravidanza. La faceva già con il pancione, non aveva mandato indietro la vita... serena era allora, ancora di più oggi che l'ho vista. Due occhi luminosi che parevano frammenti di cielo con minuscole stelle. Mi ha mostrato con orgoglio la foto della Sua bimba, solo due settimane al mondo, quello donatole dalla mamma.
Sono tornata a casa pensando alla stanchezza di quell'Amico, risollevata comunque ogni volta da una caramella e un sorriso... alla promessa strappata alla testarda ma tenera paziente... a quella giovane mamma che ha fatto vincere la Vita.
Stasera un po' stanca mi sento anch'io, ma ho già scartato il superfluo doloroso. E mi sono preparata ad una serata diversa. La prosecuzione di un amore dichiarato, conclamato, definito. Il mio inno alla Vita.
Buongiorno. Molto riflessivo questo post
RispondiEliminaOggi farà la tac una signora che conosco, credo che la situazione non sia facile, vorrei aiutarla.... ma non vuole parlare.
RispondiEliminaSereno inizio di settimana cara Mary, buon lavoro con i tuoi AMICI, un grande abbraccio.