Gli ultimi fatti di cronaca hanno portato clamorosamente alla ribalta l'argomento, tra l'altro in questo periodo fortemente sentito.
E' la Quaresima "tempo forte" di conversione e riconciliazione, e certi eventi inaspettati, di inaudita ferocia sono più che una sfida, suonano come uno smacco per la dignità dei valori umani.
Perché verrebbe spontaneo, azione riflessa, replicare... con l'esito di aggiungere orrore al male, e poi ancora molte lacrime al terrore in una catena senza fine.
Credo si debba porre fine a tutto questo, e tanto per dirne una nuova che poi è cosa vecchia fin dai tempi di Gesù, cominciare dal basso, dal più piccolo uomo... dalla Sua capacità di comprendere il "fratello" per farsi amare.
Gesti semplici e gratuiti, generosa disponibilità all'ascolto, qualche parola giusta che sciolga indifferenza e imbarazzo. Esserci. Ché forse un giorno potrebbe per Noi pure esserci qualcuno. Mutuo scambio di aiuto, certezze del momento... serenità.
Stamane non c'era molta gente in reparto, il Venerdì Santo è quasi giorno di vigilia, comunque di intensa partecipazione ai riti sacri del triduo pasquale, quindi solo Chi non poteva esimersi e rimandare era presente. Il mio consueto giro si è concluso in breve. Due soli incontri significativi, purtroppo tristi... di Passione. Qualche parola di conforto per lasciare uno spiraglio, auguri a "mezzo sorriso" ma con gli occhi ridenti come si richiede in certi casi, poi un abbraccio... perché quello non deve mai mancare. Sostiene, riscalda e accompagna. Quando stringo qualcuno in un abbraccio, ringrazio Iddio ancora una volta per essere nata. Mi do un senso e mi piaccio di più.
Nel mio cestino oggi sono avanzati alcuni fiocchi di tenerezza, per l'occasione... "fiocchi di pace". Ne ho donato uno ad ogni infermiera, oggi avevano avuto meno da fare ma meritavano qualcosa in più. Un piccolo pensiero dedicato alla "specialità" che è in loro. Qualcuna l'ha pure letto e condiviso. E guarda un po', sembrava pure tagliato su misura.
Che ci sia stata anche qui, per un falso caso, la mano di Qualcuno?
E' la Quaresima "tempo forte" di conversione e riconciliazione, e certi eventi inaspettati, di inaudita ferocia sono più che una sfida, suonano come uno smacco per la dignità dei valori umani.
Perché verrebbe spontaneo, azione riflessa, replicare... con l'esito di aggiungere orrore al male, e poi ancora molte lacrime al terrore in una catena senza fine.
Credo si debba porre fine a tutto questo, e tanto per dirne una nuova che poi è cosa vecchia fin dai tempi di Gesù, cominciare dal basso, dal più piccolo uomo... dalla Sua capacità di comprendere il "fratello" per farsi amare.
Gesti semplici e gratuiti, generosa disponibilità all'ascolto, qualche parola giusta che sciolga indifferenza e imbarazzo. Esserci. Ché forse un giorno potrebbe per Noi pure esserci qualcuno. Mutuo scambio di aiuto, certezze del momento... serenità.
Stamane non c'era molta gente in reparto, il Venerdì Santo è quasi giorno di vigilia, comunque di intensa partecipazione ai riti sacri del triduo pasquale, quindi solo Chi non poteva esimersi e rimandare era presente. Il mio consueto giro si è concluso in breve. Due soli incontri significativi, purtroppo tristi... di Passione. Qualche parola di conforto per lasciare uno spiraglio, auguri a "mezzo sorriso" ma con gli occhi ridenti come si richiede in certi casi, poi un abbraccio... perché quello non deve mai mancare. Sostiene, riscalda e accompagna. Quando stringo qualcuno in un abbraccio, ringrazio Iddio ancora una volta per essere nata. Mi do un senso e mi piaccio di più.
Nel mio cestino oggi sono avanzati alcuni fiocchi di tenerezza, per l'occasione... "fiocchi di pace". Ne ho donato uno ad ogni infermiera, oggi avevano avuto meno da fare ma meritavano qualcosa in più. Un piccolo pensiero dedicato alla "specialità" che è in loro. Qualcuna l'ha pure letto e condiviso. E guarda un po', sembrava pure tagliato su misura.
Che ci sia stata anche qui, per un falso caso, la mano di Qualcuno?
nb... nella foto, Ulivo e Alloro sono posti insieme. Il motivo c'è. Spicca l'Ulivo al di sopra dell'Alloro. Perché la Pace vinca sempre la fatua Gloria.
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