E probabilmente qualcosa sarà diverso. E' difficile già pensarlo, il cambiamento... figurarsi viverlo.
Ma non si può nulla, l'abbiamo detto 10 volte e ripetuto tante ed altrettante, perché tutto va come deve, e toccherà solo adeguarsi per superare il momento.
Arriverà domani... e comincerà la Settimana Santa, breve periodo in cui massima dovrebbe essere la meditazione, alto il concentrarsi su ciò che è bene per evitare quello che è male. Una sorta di prevenzione, perché riconciliarsi non è lavare l'animo ma rendere bella l'Anima dopo aver conquistato la consapevolezza di quanto sei misero e poco misericordioso.
Arriverà domani... e chissà come sarà il cielo, perché ogni anno è così... sia che la Pasqua venga alta o bassa la settimana santa si apre sempre grigia e triste come se la natura tutta partecipasse al memoriale santo. E se non fosse per la luce che indugia a dispetto dell'oscurità del cielo si direbbe che è ancora inverno. Poi... a tratti, un raggio di sole riporta a quel che è veramente, la stagione è cambiata anche se non pare, l'instabilità vuol far da padrona ma ormai ha le ore contate.
Ciò che è passato non può ritornare.
In determinate condizioni l'animo e quel che sta intorno quasi diventano una sola cosa. Sarà per questo che osservo con occhio partecipe, addirittura complice ciò che è al di fuori da me.
Non sembra primavera ma inverno non è più...
Si litiga, ci si sbraccia, è un grande affannarsi, si dice per... cambiare e intanto mancano volontà e coraggio, si teme l'incertezza e si resta ad aspettare. Che cosa poi? Che tutto muti da sé, come la notte diventa giorno, una stagione cede il passo a quella che viene.
E' tempo d'incertezze, ma di quelle che se non vengono affrontate "a muso duro" comunque si trasformano, in certezze e anche molto dure.
Una ferita, una piaga lasciate così come sono venute e trascurate, alla lunga finiscono con l'ulcerarsi e certamente lasciano il segno, per sempre.
Non sono molto positiva di questi tempi, il succedersi di certi eventi, e poi oggi... Domenica delle Palme... una telefonata dopo tanto tempo che accampava pretese. Avrei voluto replicare con un... "ma perché sempre io sono in difetto?", però ho lasciato perdere. Non serve stizzirsi, fa amaro l'animo e lo priva della "dolce misericordia".
Ho detto solo... "ti chiedo scusa, domani sarà diverso", ed ho chiuso. La telefonata ma non il Cuore.
Ma non si può nulla, l'abbiamo detto 10 volte e ripetuto tante ed altrettante, perché tutto va come deve, e toccherà solo adeguarsi per superare il momento.
Arriverà domani... e comincerà la Settimana Santa, breve periodo in cui massima dovrebbe essere la meditazione, alto il concentrarsi su ciò che è bene per evitare quello che è male. Una sorta di prevenzione, perché riconciliarsi non è lavare l'animo ma rendere bella l'Anima dopo aver conquistato la consapevolezza di quanto sei misero e poco misericordioso.
Arriverà domani... e chissà come sarà il cielo, perché ogni anno è così... sia che la Pasqua venga alta o bassa la settimana santa si apre sempre grigia e triste come se la natura tutta partecipasse al memoriale santo. E se non fosse per la luce che indugia a dispetto dell'oscurità del cielo si direbbe che è ancora inverno. Poi... a tratti, un raggio di sole riporta a quel che è veramente, la stagione è cambiata anche se non pare, l'instabilità vuol far da padrona ma ormai ha le ore contate.
Ciò che è passato non può ritornare.
In determinate condizioni l'animo e quel che sta intorno quasi diventano una sola cosa. Sarà per questo che osservo con occhio partecipe, addirittura complice ciò che è al di fuori da me.
Non sembra primavera ma inverno non è più...
Si litiga, ci si sbraccia, è un grande affannarsi, si dice per... cambiare e intanto mancano volontà e coraggio, si teme l'incertezza e si resta ad aspettare. Che cosa poi? Che tutto muti da sé, come la notte diventa giorno, una stagione cede il passo a quella che viene.
E' tempo d'incertezze, ma di quelle che se non vengono affrontate "a muso duro" comunque si trasformano, in certezze e anche molto dure.
Una ferita, una piaga lasciate così come sono venute e trascurate, alla lunga finiscono con l'ulcerarsi e certamente lasciano il segno, per sempre.
Non sono molto positiva di questi tempi, il succedersi di certi eventi, e poi oggi... Domenica delle Palme... una telefonata dopo tanto tempo che accampava pretese. Avrei voluto replicare con un... "ma perché sempre io sono in difetto?", però ho lasciato perdere. Non serve stizzirsi, fa amaro l'animo e lo priva della "dolce misericordia".
Ho detto solo... "ti chiedo scusa, domani sarà diverso", ed ho chiuso. La telefonata ma non il Cuore.
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