Sono quasi due settimane che preparo "fiocchi di tenerezza", quasi 60 stavolta... ma sono sicura basteranno ancora, anzi come sempre ne avanzerà qualcuno. Ad ogni incontro siamo più numerosi, però... chissà perché il cestino non resta mai vuoto del tutto. Sembra la "moltiplicazione dei pani e dei pesci". Sorrido a questa cosa, perché se il male c'è non manca mai il bene.
Queste mini-pergamene coi nastrini rossi e blu sembrano messaggi personalizzati, vanno quasi a ruba perché nessuno vuol restarne senza, e poi alla lettura... un ampio sorriso e la frase, "è proprio per me". E ad andare, uno dopo l'altro come anelli di una catena di speranza.
E' un' "immagine" talmente poetica... di una serenità "illimitata"!
Ora il G.A.M.A. è quasi al raggiungimento dell'equilibrio perfetto. All'inizio qualche difficoltà c'è stata per un certo scetticismo e diffidenza sugli incontri.
Ci si lamentava di parlare sempre dei medesimi argomenti... cancro e sue conseguenze, terapie e controlli... quando invece bisognava rimuovere, parlare di altro, non vedere persone malate... divertirsi perché del futuro non si è certi e poi c'erano già i propri problemi, perché farsi carico anche solo mentalmente di quelli altrui?
E' chiaro come in tutto questo "giro di parole" fosse ben visibile la "non accettazione della malattia".
Oh bella... verrebbe da dire... Chi mai può accettarla? Già solo l'idea è fuori logica umana, destabilizza... fa paura. Vorresti scappare in un posto lontano, dove malattia e morte sono escluse a priori... raggiungere il "paradiso" senza tappe intermedie.
Ma così non può essere e non serve nemmeno mettere la testa sotto la sabbia o tenerla "bella alta" tra le nuvole, dico sempre... TUTTO VA COME DEVE ANDARE, ed è diventato il mio "motto", e magari potrà esserlo pure per qualcuno altro... rivisitato, corretto e infine fatto proprio.
Preferibile è "avvelenarsi a piccole dosi"... lambire le realtà dolorose, portare un sorriso a Chi le ripetute prove l'hanno spento... trovare nel "segno" di un periodo il senso di una Vita intera.
E potrà sembrare strano, così anche la paura a poco a poco viene meno e pure se non va via del tutto appare sopportabile.
SI VIVE... e SI RIDE fino alle lacrime... e SI PIANGE ma non da soli.
Ed è qui la grandezza della cosa... uscire fuori dal male più grande che logora la voglia di vivere e la forza della mente, la SOLITUDINE.
Ed è bello farlo in un simpatico contagio di positività.
Queste mini-pergamene coi nastrini rossi e blu sembrano messaggi personalizzati, vanno quasi a ruba perché nessuno vuol restarne senza, e poi alla lettura... un ampio sorriso e la frase, "è proprio per me". E ad andare, uno dopo l'altro come anelli di una catena di speranza.
E' un' "immagine" talmente poetica... di una serenità "illimitata"!
Ora il G.A.M.A. è quasi al raggiungimento dell'equilibrio perfetto. All'inizio qualche difficoltà c'è stata per un certo scetticismo e diffidenza sugli incontri.
Ci si lamentava di parlare sempre dei medesimi argomenti... cancro e sue conseguenze, terapie e controlli... quando invece bisognava rimuovere, parlare di altro, non vedere persone malate... divertirsi perché del futuro non si è certi e poi c'erano già i propri problemi, perché farsi carico anche solo mentalmente di quelli altrui?
E' chiaro come in tutto questo "giro di parole" fosse ben visibile la "non accettazione della malattia".
Oh bella... verrebbe da dire... Chi mai può accettarla? Già solo l'idea è fuori logica umana, destabilizza... fa paura. Vorresti scappare in un posto lontano, dove malattia e morte sono escluse a priori... raggiungere il "paradiso" senza tappe intermedie.
Ma così non può essere e non serve nemmeno mettere la testa sotto la sabbia o tenerla "bella alta" tra le nuvole, dico sempre... TUTTO VA COME DEVE ANDARE, ed è diventato il mio "motto", e magari potrà esserlo pure per qualcuno altro... rivisitato, corretto e infine fatto proprio.
Preferibile è "avvelenarsi a piccole dosi"... lambire le realtà dolorose, portare un sorriso a Chi le ripetute prove l'hanno spento... trovare nel "segno" di un periodo il senso di una Vita intera.
E potrà sembrare strano, così anche la paura a poco a poco viene meno e pure se non va via del tutto appare sopportabile.
SI VIVE... e SI RIDE fino alle lacrime... e SI PIANGE ma non da soli.
Ed è qui la grandezza della cosa... uscire fuori dal male più grande che logora la voglia di vivere e la forza della mente, la SOLITUDINE.
Ed è bello farlo in un simpatico contagio di positività.
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