Proprio una telefonata... oggi, avrei dovuta farla io ma sapevo che serviva il tempo giusto per capire ed elaborare, infine accettare un'altra "bastonata".
Esattamente il contrario di ciò che è stato fino ad ora.
Una telefonata che mi ha fatto un mondo di piacere... come sempre e Lei lo sa, e ogni volta poi, tutti quei ricordi di un piccolo tratto di percorso fatto insieme, come il "cancellino" che facesse sparire da Mente e Cuore tanto dolore. E anche se così, esattamente non è stato perché per Lei c'è un altro inizio... confortano il pensiero che va a quei tanti giorni e la reciproca comprensione che solleva dal senso di solitudine.
Ha raccontato e sfogato angoscia e rabbia... manifestato questa nuova ansia per qualcosa che dovrà affrontare e conosce... si e no.
Le ho ripetuto che so le sensazioni, il velato ricordo me le riporta, anche se inopportuno sarebbe da parte mia dire che riesco a calarmi nei suoi panni.
Il Tempo è grande "medico", nulla può contro le cicatrici che restano indelebili, ma lenisce le ferite.
Ci siamo congedate con una data... ci rivedremo al prossimo incontro del G.A.M.A., e poi c'è sempre quel "sospeso" al bar dall'estate scorsa. E quello che doveva essere un gelato preso assieme, sarà magari una cioccolata calda.
L'importante è darsi sempre appuntamento, e soprattutto impegnarsi a rispettarlo. E' anche questo un modo come un altro per resistere alle "folate di vento" improvviso, puntare i piedi, abbracciare un albero per non perdere l'equilibrio col rischio di cadere.
Certo se cadi, puoi rialzarti... ma col vento, quello forte che trascina, l'impresa è ardita ed incerta. Meglio aggrapparsi... e se poi si è in due, meglio ancora. Forza e coraggio e tenacia opporranno la resistenza che occorre.
Ciò che oggi abbiamo fatto Noi Due con quella conversazione.
La telefonata, la presenza giusta al momento giusto... e che lo dico a fare?! Anche stavolta c'è stato CHI c'ha pensato... perché ancora nessuno fosse solo e pur assordato dai "tonfi" del vuoto intorno, riuscisse a sentire quello che il Cuore dice sempre e instancabilmente.
Continuare ad... amare senza la pretesa di capire fino in fondo, sperare, fare progetti e poi dimenticare quello che è stato, per poter affrontare il "nuovo" che è come il "vecchio", noto si... ma fino ad un certo punto.
E il vento un po' si placherà, e porterà con sé leggeri i desideri... come pistilli di un soffione.
Esattamente il contrario di ciò che è stato fino ad ora.
Una telefonata che mi ha fatto un mondo di piacere... come sempre e Lei lo sa, e ogni volta poi, tutti quei ricordi di un piccolo tratto di percorso fatto insieme, come il "cancellino" che facesse sparire da Mente e Cuore tanto dolore. E anche se così, esattamente non è stato perché per Lei c'è un altro inizio... confortano il pensiero che va a quei tanti giorni e la reciproca comprensione che solleva dal senso di solitudine.
Ha raccontato e sfogato angoscia e rabbia... manifestato questa nuova ansia per qualcosa che dovrà affrontare e conosce... si e no.
Le ho ripetuto che so le sensazioni, il velato ricordo me le riporta, anche se inopportuno sarebbe da parte mia dire che riesco a calarmi nei suoi panni.
Il Tempo è grande "medico", nulla può contro le cicatrici che restano indelebili, ma lenisce le ferite.
Ci siamo congedate con una data... ci rivedremo al prossimo incontro del G.A.M.A., e poi c'è sempre quel "sospeso" al bar dall'estate scorsa. E quello che doveva essere un gelato preso assieme, sarà magari una cioccolata calda.
L'importante è darsi sempre appuntamento, e soprattutto impegnarsi a rispettarlo. E' anche questo un modo come un altro per resistere alle "folate di vento" improvviso, puntare i piedi, abbracciare un albero per non perdere l'equilibrio col rischio di cadere.
Certo se cadi, puoi rialzarti... ma col vento, quello forte che trascina, l'impresa è ardita ed incerta. Meglio aggrapparsi... e se poi si è in due, meglio ancora. Forza e coraggio e tenacia opporranno la resistenza che occorre.
Ciò che oggi abbiamo fatto Noi Due con quella conversazione.
La telefonata, la presenza giusta al momento giusto... e che lo dico a fare?! Anche stavolta c'è stato CHI c'ha pensato... perché ancora nessuno fosse solo e pur assordato dai "tonfi" del vuoto intorno, riuscisse a sentire quello che il Cuore dice sempre e instancabilmente.
Continuare ad... amare senza la pretesa di capire fino in fondo, sperare, fare progetti e poi dimenticare quello che è stato, per poter affrontare il "nuovo" che è come il "vecchio", noto si... ma fino ad un certo punto.
E il vento un po' si placherà, e porterà con sé leggeri i desideri... come pistilli di un soffione.
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