martedì 11 gennaio 2022

IL GRANDE PROGETTO (n.63) (A morsi e piccoli bocconi)

Domani si torna a scuola, in presenza. È giusto? Si dovevano sospendere le lezioni per un'altra settimana almeno?
E Chi lo può dire? È tutto così anomalo e confuso che alla fine si rinuncia e domande non se ne fanno più.
Quando si arriva al punto che pure la cosa più normale, e mandare i propri figli a scuola lo è, diventa dilemma, è come avere un pezzo di pane e niente altro per un'intera settimana, con la prospettiva di non poterne avere più. E non sapere come fare.
Però la fame si sente, così un po' alla volta a morsi e piccoli bocconi si cerca di calmare lo stomaco che brontola.
Insomma bisogna accontentarsi e ancor prima ingegnarsi, e alla fine sperare sempre.
Siamo in inverno e guai beccarsi anche un semplice raffreddore, di questi tempi la mente va subito in tilt. Sentendosi bene, in perfetta forma si arriva persino a pensare di fare un tampone per verificare di essere davvero in buona salute. Psicosi allo stato puro.
È certo che i pensieri sono tanti, e l'ansia per un futuro incerto anche immediato quanto incide...
Eppure non dobbiamo cederle il passo, resistere senza sentirci vittime.
Gli uomini parlano, straparlano, sbagliano ma sono responsabili solo per una parte, perché sono strumenti di "quel che deve essere" e non può essere altrimenti.
Sarà quindi quel che sarà, e Noi ci adegueremo all'imprevisto sia pur prevedibile, al cambiamento e a quant'altro si presenterà.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e il seguente testo "*La vita deve essere víssuta, non pensata. ..La La felicità non la trovi in assenza di problemi. La trovi nonostante problemi."

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