...posala sul volto di Chi non ha mai pianto. (Gandhi)
E' strano che certe frasi, immagini, incontri capitino proprio quando sei in momenti particolari, non necessariamente seri, ma si... comunque particolari perché richiedono la massima focalizzazione, raccogliere tutte le energie per prepararsi a qualcosa che sarà o potrebbe essere. Ché gli eventi a volte si preannunciano come temporali, con lampi in lontananza e cielo sempre più cupo. Pioverà... diluvierà... tuoni e fulmini, chissà. Però potrebbe col vento favorevole tutto allontanarsi e tornare il sereno. Si spera.
Non è chiaro il mio pensiero? Forse volutamente velato. Nasce da uno stato d'animo, certi ricordi, riflessioni del momento, ed è anche emozione perché quando ascolti in modo che si annulla ogni sensazione che ti riguarda, è come se nell'animo restasse un'orma profonda, e tutto intorno il deserto. E magari è anche un bene che sia così, per Te e Chi ti sta vicino, per non commettere gli stessi errori di un tempo.
E mi è successo che se in questi giorni ho un pensiero predominante, Qualcuno ha deciso bene di farmi incontrare, anzi rivedere persone a me già note che mi hanno donato "perle" di insegnamento. Parole come devozione, presenza, rispetto e poi un sorriso che nasconde ben altro, perché conosco quel tipo di dolore, l'ansia latente per un'aspettativa che teme di essere delusa, l'arrendevolezza infine a quel che sarà.
Del resto che si può fare? Trattenere il pianto, forse coprirlo col silenzio, cercare la distrazione anche solo per poche ore quasi a ricaricarsi. Parlare d'altro, sperando in bene.
E alla fine di una giornata così, tra pensieri e opinioni, timori e supposizioni, scopri che la Mente, fatte le dovute semplificazioni, ha conservato a memoria una sola parola. Emblematica che porta in sé un pizzico di gioia per un segnale piccolissimo di ripresa, e insieme il rammarico di non fare mai abbastanza per quella persona che si ama tanto. E perciò ancora una volta un sorriso che nasconde una lacrima sul volto di Chi, avrebbe voluto, ma non ha mai pianto.
E' strano che certe frasi, immagini, incontri capitino proprio quando sei in momenti particolari, non necessariamente seri, ma si... comunque particolari perché richiedono la massima focalizzazione, raccogliere tutte le energie per prepararsi a qualcosa che sarà o potrebbe essere. Ché gli eventi a volte si preannunciano come temporali, con lampi in lontananza e cielo sempre più cupo. Pioverà... diluvierà... tuoni e fulmini, chissà. Però potrebbe col vento favorevole tutto allontanarsi e tornare il sereno. Si spera.
Non è chiaro il mio pensiero? Forse volutamente velato. Nasce da uno stato d'animo, certi ricordi, riflessioni del momento, ed è anche emozione perché quando ascolti in modo che si annulla ogni sensazione che ti riguarda, è come se nell'animo restasse un'orma profonda, e tutto intorno il deserto. E magari è anche un bene che sia così, per Te e Chi ti sta vicino, per non commettere gli stessi errori di un tempo.
E mi è successo che se in questi giorni ho un pensiero predominante, Qualcuno ha deciso bene di farmi incontrare, anzi rivedere persone a me già note che mi hanno donato "perle" di insegnamento. Parole come devozione, presenza, rispetto e poi un sorriso che nasconde ben altro, perché conosco quel tipo di dolore, l'ansia latente per un'aspettativa che teme di essere delusa, l'arrendevolezza infine a quel che sarà.
Del resto che si può fare? Trattenere il pianto, forse coprirlo col silenzio, cercare la distrazione anche solo per poche ore quasi a ricaricarsi. Parlare d'altro, sperando in bene.
E alla fine di una giornata così, tra pensieri e opinioni, timori e supposizioni, scopri che la Mente, fatte le dovute semplificazioni, ha conservato a memoria una sola parola. Emblematica che porta in sé un pizzico di gioia per un segnale piccolissimo di ripresa, e insieme il rammarico di non fare mai abbastanza per quella persona che si ama tanto. E perciò ancora una volta un sorriso che nasconde una lacrima sul volto di Chi, avrebbe voluto, ma non ha mai pianto.
In questo periodo buio, sto piangendo appena apro bocca, forse c'è chi non riesce a farlo.Non so se è meglio o peggio.
RispondiEliminaNon sono brava a scrivere come Te Mary, vorrei sfogarmi con qualcuno, ma quando le persone ti sentono così, scappano. La mia non è considerata una malattia capisci,ti dicono che devo cambiare, essere forte per chi ho vicino, distrarmi, ecc... ma sono così con pochi alti e tanti bassi,poca voglia di reagire, e in questo periodo tante lacrime che scendono... Un abbraccio.