L'ho presentata già quella deliziosa Amica dagli straordinari messaggi di speranza?
Il più bello che poi è diventato per me come i sali che fanno rinvenire dopo uno svenimento, è questo...
Viviamo questa vita come una vacanza. Con giorni a pieno divertimento, e altri deludenti. Comunque una vacanza, non durerà per sempre, e prima o poi torneremo a casa.
Quando mi parlò così restai letteralmente senza parole. Niente di più vero, ma il concetto espresso in questi termini annullava ogni timore, persino la paura di morire. E detto poi da Lei che ogni giorno lottava per la vita, aveva più di una valenza.
Perché cominciare così questi miei pensieri prima di andare?
Perché oggi, 2 Novembre, è stato il giorno dei ricordi belli e tristi insieme, comunque una giornata come tante in cui la vita è andata come deve, nel modo che abbiamo scelto, e per cui ora che è al termine siamo soddisfatti... più o meno, stanchi ma sempre fiduciosi nel giorno che verrà.
Per Noi... un mercoledì dei Nostri, siamo stati su un'altura, in un paese dai tanti, stretti vicoli densi di fascino e magia. Dove i muri delle case affiancate quasi si baciavano, e le Nostre voci non si perdevano. Torri alte e vasto panorama sorvolati da stormi di corvi che si davano richiamo.
Prima di entrare in paese stamattina c'eravamo fermati davanti al cimitero. Oggi il pensiero non poteva non andare oltre quegli alti cipressi, che poi da quell'altura sono tornati al Nostro sguardo a ricordare che la vita c'è perché c'è stata quella che l'ha preceduta. E i vicoli, con le case dai pesanti portoni, le finestrelle simili a piccole aperture ne erano la prova. Una vita che continua a tinte più tenui ma col verde prevalente, il muschio che copre e profumato protegge quel che fu.
E dall'altura siamo poi scesi verso il mare.
E' stupendo il mare di novembre. Non è aggressivo, è pacato e un po' melanconico ma non triste. Le onde degradano dolci a riva, e nel silenzio tutto invita alla pace. E' così naturale ritornare alla vera e autentica dimensione umana, basta uno scenario del genere. E mentre lentamente cala la sera, le luci si accendono sempre più numerose, dal porto semi deserto gli occhi vanno all'insieme delle case arroccate in salita. Una luce rossiccia quasi spicca.
E' ora. Il tramonto è quasi alla fine... si torna a casa.
Il più bello che poi è diventato per me come i sali che fanno rinvenire dopo uno svenimento, è questo...
Viviamo questa vita come una vacanza. Con giorni a pieno divertimento, e altri deludenti. Comunque una vacanza, non durerà per sempre, e prima o poi torneremo a casa.
Quando mi parlò così restai letteralmente senza parole. Niente di più vero, ma il concetto espresso in questi termini annullava ogni timore, persino la paura di morire. E detto poi da Lei che ogni giorno lottava per la vita, aveva più di una valenza.
Perché cominciare così questi miei pensieri prima di andare?
Perché oggi, 2 Novembre, è stato il giorno dei ricordi belli e tristi insieme, comunque una giornata come tante in cui la vita è andata come deve, nel modo che abbiamo scelto, e per cui ora che è al termine siamo soddisfatti... più o meno, stanchi ma sempre fiduciosi nel giorno che verrà.
Per Noi... un mercoledì dei Nostri, siamo stati su un'altura, in un paese dai tanti, stretti vicoli densi di fascino e magia. Dove i muri delle case affiancate quasi si baciavano, e le Nostre voci non si perdevano. Torri alte e vasto panorama sorvolati da stormi di corvi che si davano richiamo.
Prima di entrare in paese stamattina c'eravamo fermati davanti al cimitero. Oggi il pensiero non poteva non andare oltre quegli alti cipressi, che poi da quell'altura sono tornati al Nostro sguardo a ricordare che la vita c'è perché c'è stata quella che l'ha preceduta. E i vicoli, con le case dai pesanti portoni, le finestrelle simili a piccole aperture ne erano la prova. Una vita che continua a tinte più tenui ma col verde prevalente, il muschio che copre e profumato protegge quel che fu.
E dall'altura siamo poi scesi verso il mare.
E' stupendo il mare di novembre. Non è aggressivo, è pacato e un po' melanconico ma non triste. Le onde degradano dolci a riva, e nel silenzio tutto invita alla pace. E' così naturale ritornare alla vera e autentica dimensione umana, basta uno scenario del genere. E mentre lentamente cala la sera, le luci si accendono sempre più numerose, dal porto semi deserto gli occhi vanno all'insieme delle case arroccate in salita. Una luce rossiccia quasi spicca.
E' ora. Il tramonto è quasi alla fine... si torna a casa.
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