Era quello che ci voleva stasera, a conclusione di una giornata non proprio al top. Una dolce melodia. Serviva a rilassarmi ed aprire una breccia verso il giorno che sarà.
Sai quando ci provi, ma non riesci a sentire la motivazione giusta per domani? E allora cerchi almeno di pensare a ieri, chissà ti presta uno spunto, non sarebbe un copia-incolla ma quasi... e invece, niente.
Sospesa nel vuoto. Confusa. Nervosa. Irritabile, irritante... irritata.
E così me la sono presa col malcapitato di turno, che poi è sempre lo stesso, di certo ha le Sue responsabilità... ma Chi non ha colpe? Io per prima ne ho. Pago ancora le conseguenze della malattia con una periodica "luna storta", pesantezza dell'arto destro, mal di schiena e protesi che, non so perché, a volte si sente proprio che c'è. Presenza scomoda eppure indispensabile. Quando poi il giorno volge al termine e la misura è colma, allora il Cuore duole, fa il "mea culpa" e ricorre alla Mente perché insieme si torni indietro, al mattino... e il giorno, uno di questi che sono i più preziosi non sia perso.
Il Tempo però non fa da gambero e indietro non torna mai, nemmeno in sogno.
Non si può tornare indietro come se niente fosse, sarebbe come rinunciare e questo io non lo faccio più, allora alcune parole, poche soltanto per condividere il mio stato particolare, un po' rammaricato, ma sempre proiettato a quel futuro che del presente sarà comunque speranza e motivazione. Anche se a volte pare non esserci più.
Sai quando ci provi, ma non riesci a sentire la motivazione giusta per domani? E allora cerchi almeno di pensare a ieri, chissà ti presta uno spunto, non sarebbe un copia-incolla ma quasi... e invece, niente.
Sospesa nel vuoto. Confusa. Nervosa. Irritabile, irritante... irritata.
E così me la sono presa col malcapitato di turno, che poi è sempre lo stesso, di certo ha le Sue responsabilità... ma Chi non ha colpe? Io per prima ne ho. Pago ancora le conseguenze della malattia con una periodica "luna storta", pesantezza dell'arto destro, mal di schiena e protesi che, non so perché, a volte si sente proprio che c'è. Presenza scomoda eppure indispensabile. Quando poi il giorno volge al termine e la misura è colma, allora il Cuore duole, fa il "mea culpa" e ricorre alla Mente perché insieme si torni indietro, al mattino... e il giorno, uno di questi che sono i più preziosi non sia perso.
Il Tempo però non fa da gambero e indietro non torna mai, nemmeno in sogno.
Non si può tornare indietro come se niente fosse, sarebbe come rinunciare e questo io non lo faccio più, allora alcune parole, poche soltanto per condividere il mio stato particolare, un po' rammaricato, ma sempre proiettato a quel futuro che del presente sarà comunque speranza e motivazione. Anche se a volte pare non esserci più.
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