Incredibili, sorridenti... strepitosi! E del resto non poteva essere altrimenti, ché non ci saremmo mossi da casa. Ovviamente, sbagliando. Ed invece abbiamo concluso il resto della giornata nel modo più scontato, sempre Insieme e mangiando. Per una volta tanto con qualche trasgressione e molta sana allegria, la "posologia" giusta per curare malinconia e tristezza, ansia e ipocondria... tutto per stare bene con se stessi e gli Altri. Positività a largo spettro per una serenità duratura.
Altro che "alleviare le sofferenze"... così come aveva affermato solo il giorno prima una dottoressa venuta in reparto per un consulto. E pensare che l'aveva detto proprio a me... siete una dei volontari? Che bravi siete ad alleviare le sofferenze...
Ed io che ho eliminato dal mio "frasario" questa espressione, avevo replicato senza esitare... beh, più che alleviare, Noi facciamo compagnia, camminiamo al fianco per un pezzo del percorso. Sosteniamo fino al "passaggio", qualunque esso sia... finché la "bufera" sarà passata.
E Lei, pure se "addetta ai lavori" è rimasta basita, e poi ha mormorato quasi... "signora, mi sono venuti i brividi". Già, non sempre si è in grado di comprendere, anche se si dovrebbe. Ma quello del cancro è un mito duro da sfatare, soprattutto per Chi cura, mentre dall'altra parte si vive sulla propria pelle e lo si combatte fino all'ultimo respiro, con la convinzione che non può essere sempre un bollettino di guerra, e che alla fine si può sopravvivere anche "con una gamba sola". Ed è una fortuna che siamo in tanti a pensarla così, e a ricavarne risorse e nuove energie per sostenere Chi è più debole, vulnerabile in tutti sensi.
Così, una giornata trascorsa in semplicità, compagnia piacevole, senza sguardi compassionevoli è stata un' "infusione" di vita per Tutti, anche per familiari, caregivers, conoscenti, amici.
Per me, "guaritrice ferita" poi, un'altra occasione per ringraziare di questo " strapuntino" di vita che mi è stato concesso, e chiedere di poter fare ancora "dono" di me. Finché Dio vorrà.
Altro che "alleviare le sofferenze"... così come aveva affermato solo il giorno prima una dottoressa venuta in reparto per un consulto. E pensare che l'aveva detto proprio a me... siete una dei volontari? Che bravi siete ad alleviare le sofferenze...
Ed io che ho eliminato dal mio "frasario" questa espressione, avevo replicato senza esitare... beh, più che alleviare, Noi facciamo compagnia, camminiamo al fianco per un pezzo del percorso. Sosteniamo fino al "passaggio", qualunque esso sia... finché la "bufera" sarà passata.
E Lei, pure se "addetta ai lavori" è rimasta basita, e poi ha mormorato quasi... "signora, mi sono venuti i brividi". Già, non sempre si è in grado di comprendere, anche se si dovrebbe. Ma quello del cancro è un mito duro da sfatare, soprattutto per Chi cura, mentre dall'altra parte si vive sulla propria pelle e lo si combatte fino all'ultimo respiro, con la convinzione che non può essere sempre un bollettino di guerra, e che alla fine si può sopravvivere anche "con una gamba sola". Ed è una fortuna che siamo in tanti a pensarla così, e a ricavarne risorse e nuove energie per sostenere Chi è più debole, vulnerabile in tutti sensi.
Così, una giornata trascorsa in semplicità, compagnia piacevole, senza sguardi compassionevoli è stata un' "infusione" di vita per Tutti, anche per familiari, caregivers, conoscenti, amici.
Per me, "guaritrice ferita" poi, un'altra occasione per ringraziare di questo " strapuntino" di vita che mi è stato concesso, e chiedere di poter fare ancora "dono" di me. Finché Dio vorrà.
Emoticon heart MANDAMI QUALCUNO DA AMARE
Signore,
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli...
- Madre Teresa di Calcutta -
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli...
- Madre Teresa di Calcutta -
di una bellezza sconcertante...
RispondiEliminagrazie Madre Teresa.
Amen!