Emoticon heart
Ogni volta che per qualcuno tra "quelli che contano" il percorso si fa più difficile, ecco in me più presente quel "senso di colpa".
Non faccio niente che contrasti il codice morale, mi addolora la sofferenza dell'altro, e pur consapevole... è come se non mi sentissi perfettamente "integra". Perché vorrei... Dio solo sa quanto... che per Tutti fosse come è stato per me, che ancora non so come e quando finirà la mia vita, ma comunque ho gioito per questi 5 anni. Un dono nel dono... una meraviglia, quasi un miracolo. Basterebbero già, dal momento che non è la durata dei giorni ma la loro qualità a decretare il "valore" di una vita.
Cerco di vincere questa strana e a volte dolorosa sensazione, so che non devo esserne dominata, altrimenti mi martellerà come una punizione che mi infliggo senza motivo. Così ci ragiono su, mi adduco "scusanti" e poi chiedo aiuto... perché per me è più facile se sono credente.
Prego... e ad un tratto mi pare una "scorciatoia" per quietare la mia coscienza, mettere l'animo in pace... come dire, non posso fare altro, mi affido e pensaci Tu.
Con poca convinzione... giusto per scrupolo?
Forse è così, e tutta questa fede neanche mi appartiene se non sempre riesco ad andare oltre e impedire al "senso strano" anche solo di affacciarsi.
Ma succede, perché ci sono momenti nella vita che segue questo genere di "storia" in cui si realizza, pur da credenti convinti di non riuscire più a pregare come si è sempre fatto, eppure se ne sente il bisogno non fosse altro per cercare rassicurazione e ritrovare energia.
E il "Padre Nostro" ritorna nei miei pensieri attuali e nei ricordi di allora, quando arrivavo a metà e non riuscivo a proseguire... e se tutto fosse stato inutile?
Cominciai così a parlare con Dio, e dove non arrivò la formula, raggiunsero l'intento le parole semplici e il pianto. Non fu tutto inutile.
E ora... ora che faccio, mi perdo per un senso di colpa... senza aver colpa alcuna?
Immagino di guardarmi allo specchio... e dire a me stessa, Ti perdono perché ora in questa vita, nuovo dono, fai del Tuo meglio.
Comincerò così, a pregare tutti i giorni e anche più volte al giorno... e sempre arriverò fino in fondo.
Non faccio niente che contrasti il codice morale, mi addolora la sofferenza dell'altro, e pur consapevole... è come se non mi sentissi perfettamente "integra". Perché vorrei... Dio solo sa quanto... che per Tutti fosse come è stato per me, che ancora non so come e quando finirà la mia vita, ma comunque ho gioito per questi 5 anni. Un dono nel dono... una meraviglia, quasi un miracolo. Basterebbero già, dal momento che non è la durata dei giorni ma la loro qualità a decretare il "valore" di una vita.
Cerco di vincere questa strana e a volte dolorosa sensazione, so che non devo esserne dominata, altrimenti mi martellerà come una punizione che mi infliggo senza motivo. Così ci ragiono su, mi adduco "scusanti" e poi chiedo aiuto... perché per me è più facile se sono credente.
Prego... e ad un tratto mi pare una "scorciatoia" per quietare la mia coscienza, mettere l'animo in pace... come dire, non posso fare altro, mi affido e pensaci Tu.
Con poca convinzione... giusto per scrupolo?
Forse è così, e tutta questa fede neanche mi appartiene se non sempre riesco ad andare oltre e impedire al "senso strano" anche solo di affacciarsi.
Ma succede, perché ci sono momenti nella vita che segue questo genere di "storia" in cui si realizza, pur da credenti convinti di non riuscire più a pregare come si è sempre fatto, eppure se ne sente il bisogno non fosse altro per cercare rassicurazione e ritrovare energia.
E il "Padre Nostro" ritorna nei miei pensieri attuali e nei ricordi di allora, quando arrivavo a metà e non riuscivo a proseguire... e se tutto fosse stato inutile?
Cominciai così a parlare con Dio, e dove non arrivò la formula, raggiunsero l'intento le parole semplici e il pianto. Non fu tutto inutile.
E ora... ora che faccio, mi perdo per un senso di colpa... senza aver colpa alcuna?
Immagino di guardarmi allo specchio... e dire a me stessa, Ti perdono perché ora in questa vita, nuovo dono, fai del Tuo meglio.
Comincerò così, a pregare tutti i giorni e anche più volte al giorno... e sempre arriverò fino in fondo.
Il senso di colpa è inutile, dovremmo allora sentirci in colpa anche per i bambini che muoiono ogni giorno per guerre non scatenate da noi, la preghiera e l'azione sono decisamente più costruttive, ciao e buon weekend!
RispondiElimina... effettivamente... ma quando prende, in certi casi e momenti, è grande combattimento.
RispondiEliminaGrazie, e buon fine settimana anche per Te.
Un abbraccio...
Mary