Emoticon heart
Se ci si mette d'impegno, difficilmente si riesce.
Quante volte validi motivi, incomprensioni varie ed equivoci hanno portato a dire... mettiamoci a tavolino e parliamone. Poi qualcuno se l'è defilata perché non gli conveniva, ostinato nelle sue ragioni oppure temendo che fatti e prove lo smentissero.
A tavolino.
Sarebbe un impegno serio, e la serietà spaventa come spaventa il pensiero che l'esistenza ha una durata limitata e bisogna sapersi relazionare per vivere e in alcuni casi, almeno sopravvivere.
Si comincia dalla famiglia... anche in questo ambito pochi possono affermare che tengono davvero a capirsi tra loro, tanti si limitano, esagerando ed esasperando le situazioni, a lamentare il fatto che non si sentono capiti.
E perdono del tempo prezioso, e non si curano di recuperare e vivere meglio in armonia.
Succede poi per caso o necessità che la famiglia, forse non volendo, si ritrovi riunita se non a tavolino, intorno ad una tavola per il momento conviviale.
Potrà bastare una semplice parola per dare inizio ad un "discorso generale" che presto assumerà la dinamica del dialogo.
Una situazione di fatto, comune a Tutti verrà condivisa secondo prospettive diverse, sviscerando sofferenze, offrendo soluzioni... in breve tempo il "problema" assumerà le connotazioni di un "non problema", ridimensionato ristabilirà fiducia, porterà l'esito ottimale di annullare qualunque risentimento verso Noi stessi e gli Altri. Tornerà in un certo senso a circolare linfa vitale tra persone dello stesso sangue che avevano dimenticato di esserlo.
Nuova Vita, quindi... e questo solo per aver mostrato disponibilità all'"ascolto".
Farà bene a Chi parla e a Chi ascolta... entrambi acquisteranno altra nuova consapevolezza, se ce ne sarà stato motivo... ecco il "perdono reciproco", una sorta di "assoluzione" per qualunque azione scorretta, vera o soltanto percepita come tale.
La famiglia... come abbozzo inconsapevole di auto-mutuo-aiuto... alla scoperta di una soluzione quando c'è un bisogno o risentimento.
Soluzione spesso evidente nel perdonarsi e perdonare, come chiave dell'amore e della gioia del momento presente.
Quante volte validi motivi, incomprensioni varie ed equivoci hanno portato a dire... mettiamoci a tavolino e parliamone. Poi qualcuno se l'è defilata perché non gli conveniva, ostinato nelle sue ragioni oppure temendo che fatti e prove lo smentissero.
A tavolino.
Sarebbe un impegno serio, e la serietà spaventa come spaventa il pensiero che l'esistenza ha una durata limitata e bisogna sapersi relazionare per vivere e in alcuni casi, almeno sopravvivere.
Si comincia dalla famiglia... anche in questo ambito pochi possono affermare che tengono davvero a capirsi tra loro, tanti si limitano, esagerando ed esasperando le situazioni, a lamentare il fatto che non si sentono capiti.
E perdono del tempo prezioso, e non si curano di recuperare e vivere meglio in armonia.
Succede poi per caso o necessità che la famiglia, forse non volendo, si ritrovi riunita se non a tavolino, intorno ad una tavola per il momento conviviale.
Potrà bastare una semplice parola per dare inizio ad un "discorso generale" che presto assumerà la dinamica del dialogo.
Una situazione di fatto, comune a Tutti verrà condivisa secondo prospettive diverse, sviscerando sofferenze, offrendo soluzioni... in breve tempo il "problema" assumerà le connotazioni di un "non problema", ridimensionato ristabilirà fiducia, porterà l'esito ottimale di annullare qualunque risentimento verso Noi stessi e gli Altri. Tornerà in un certo senso a circolare linfa vitale tra persone dello stesso sangue che avevano dimenticato di esserlo.
Nuova Vita, quindi... e questo solo per aver mostrato disponibilità all'"ascolto".
Farà bene a Chi parla e a Chi ascolta... entrambi acquisteranno altra nuova consapevolezza, se ce ne sarà stato motivo... ecco il "perdono reciproco", una sorta di "assoluzione" per qualunque azione scorretta, vera o soltanto percepita come tale.
La famiglia... come abbozzo inconsapevole di auto-mutuo-aiuto... alla scoperta di una soluzione quando c'è un bisogno o risentimento.
Soluzione spesso evidente nel perdonarsi e perdonare, come chiave dell'amore e della gioia del momento presente.
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