venerdì 2 agosto 2024

SCENE DA UN CAMBIAMENTO (n.90) (Perché pure d'estate)

Ma poi... tutto sommato... perché no? È il periodo estivo quello più duro, che tanto contrasta col freddo della solitudine di Chi vive un periodo difficile. E nemmeno si sente il caldo o l'esigenza di essere altrove, solo si avverte maggiormente l'ingiustizia del proprio stato. - In realtà speravo di rivederti anche oggi. Mi ricordi tanto una mia zia... Beh, sono sufficienti parole come queste per capire che alla fine quel che si fa è un "bene" apprezzato. - Grazie. Com'è bello caldo questo lenzuolo, è conforto Un "grazie", sempre dalla paziente di prima per l'aiuto concreto, una piccola cosa che può far sentire meno soli. Un respiro profondo e poi almeno un' "anima" per Chi si trova in difficoltà. Perché incessante è il bisogno di compagnia... di "presenze". Per quelli che contano i giorni a torto o ragione, è un grande "dono" che pare venuto dal Cielo. Mi torna quella poesia di Gianni Rodari... SPERANZA "S'io avessi una botteguccia fatta d'una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. 《Speranza a buon mercato!》 Per un soldo ne darei ad un solo cliente quanto basti per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza farla pagare". Ecco coi volti, le parole e i colori della Speranza anche Noi ci siamo, per Chi si sente solo e desidera compagnia, o solamente dare sfogo al Suo momento. Se potremo continuare ad infondere speranza "no stop", e l'intento andrà a buon fine, allora... si, ne sarà valsa la pena pure in estate.

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