lunedì 26 agosto 2024

INCONTRI (n.14) (Con la fantasia)

Le mie "composizioni" da bambina erano ricche di fantasia, così pure i miei racconti, bastavano pochi elementi e mettevo su una favola. Da bambina... Adesso che potrei essere nonna, la mia fantasia quando ingrana la marcia non si ferma più, è per giusta causa però. In alcuni momenti diventa la spinta giusta, proprio quella che a volte serve. Di ogni cosa che accade cerco una spiegazione e se non la trovo, me la creo. Anche con la fantasia, non è tutto sbagliato e resta valido come stimolo a non fermarsi alle apparenze. Pensieri vagabondi, qualche torto sono piccoli strappi, smagliature delle nostre giornate. In un modo o nell'altro tutto andrà superato, pure se in tempi diversi. Perché ci sono notizie ad esempio, che lasciano dentro un vuoto che colmare richiede impegno. Così se una nuvola muta d'aspetto all'improvviso, e una farfalla per niente intimorita si aggrappa al gomito e lì resta con le ali al vento, mi appare subito evidente ciò che li accomuna. Il cielo e la possibilità di lasciarne traccia sulla terra. La nuvola, la farfalla, magari volevano indicarmi qualcosa, spiegare che nulla finisce per sempre. Un'anima non è mai libera totalmente di tornare al Cielo se resta ancorata o trattenuta sulla terra. Se parlo però ancora di nuvole e farfalle, di certo non dimentico, per questo vivono nel ricordo pur appartenendo al Cielo. Fantasia salva Cuore per me che non impedisce al Cuore affezionarsi.

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