martedì 28 marzo 2023
LA VITA E OLTRE (n.100) (Tempi di Quaresima)
Quando è Quaresima è tempo di ricordi sofferti nell'attesa.
È inevitabile pensarci perché i capitoli più significativi della mia vita decisero da sé che fossero ambientati nello stesso periodo.
La diagnosi in Quaresima, la paura, l'incertezza di un futuro.
E dopo la rinascita, l'attesa della ricostruzione dell'intera mia persona.
Questo tempo ormai quasi al termine ci impone qualche riflessione in più, sono considerazioni che riguardano tutti, quando in momenti controversi della vita, tenendo alla propria dignità, cerchiamo lucidamente una via da seguire.
Perché non siamo vegetali e di altra linfa vitale abbiamo bisogno.
Pensavo... a Chi ora si trova in una condizione difficile per un'esperienza estrema. Vive la Sua Quaresima, tra paura e privazioni, sacrificio e sofferenza.
Quando s'approssimano le festività tutto è più pesante.
Mi tornano in mente le parole di un canto religioso che mi piace molto, c'è speranza ed abbandono. Fiducia piena ed assoluta.
Nel ricordare mi salgono le lacrime agli occhi... "Dio aprirà una via / dove sembra non ci sia; / come opera non so, / ma una nuova via vedrò"...
Lui non abbandona, apre gli occhi e un piccolo lume diventa luce splendente, abbaglia e solo per questo pare lontana l'uscita.
Così è spontaneo ripetere quello che mi dicevo e continuo a dire per Chi vive l'esperienza del tumore, bisogna credere fortemente di farcela, non sgomentarsi per quei numeri esagerati, veri o falsi che siano, solo i tecnici potranno interpretarli, non rendiamo Noi stessi interpreti esasperati del dolore comune.
Buonanotte allora con una carezza, quella che dona un canto quando lenisce e cura.
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