Riassumendo in breve. Dalla cellula neoplastica al tumore occorrono più mutazioni di geni diversi. Le cellule tumorali originano da una sola cellula. Le cellule neoplastiche diventano eterogenee per mutazioni consecutive.
E' un processo multifasico che comincia con l'attivazione dell'oncogene e la disattivazione del gene soppressore. Inizia poi la moltiplicazione delle cellule tumorali e la crescita di nuovi vasi sanguigni, mentre scompare la morte cellulare programmata (apoptosi), permettendo in tal modo la diffusione nell'organismo. Il rapporto 1:10000 cellule neoplastiche dà origine ad un tumore. Le condizioni "ottimali" perché ciò avvenga sono l'infiammazione, il fattore nucleare - kB (il cavaliere nero), l'insulina e il fattore di crescita IGF-1.
L'ambiente infiammatorio favorisce la progressione neoplastica, questa stessa alimenta l'infiammazione che nei tessuti normali cessa dopo la riparazione della ferita, mentre in quelli tumorali non si ferma mai. Leucociti e cellule NK (natural killer) vengono neutralizzati.
Occorrerà quindi valutare progressivamente l'infiammazione (PCR). Il rischio minimo sarà quando la PCR si presenterà inferiore rispetto all'Albumina.
Per quanto riguarda l'alimentazione pro-infiammatoria, saranno quindi dannosi cibi ad alto indice glicemico (zuccheri raffinati e farine bianche), oli vegetali poli-insaturi (ricchi in omega-6), carni rosse (ricche in acido arachidonico), acidi grassi trans presenti palesemente o al contrario ben nascosti.
(continua...)
E' un processo multifasico che comincia con l'attivazione dell'oncogene e la disattivazione del gene soppressore. Inizia poi la moltiplicazione delle cellule tumorali e la crescita di nuovi vasi sanguigni, mentre scompare la morte cellulare programmata (apoptosi), permettendo in tal modo la diffusione nell'organismo. Il rapporto 1:10000 cellule neoplastiche dà origine ad un tumore. Le condizioni "ottimali" perché ciò avvenga sono l'infiammazione, il fattore nucleare - kB (il cavaliere nero), l'insulina e il fattore di crescita IGF-1.
L'ambiente infiammatorio favorisce la progressione neoplastica, questa stessa alimenta l'infiammazione che nei tessuti normali cessa dopo la riparazione della ferita, mentre in quelli tumorali non si ferma mai. Leucociti e cellule NK (natural killer) vengono neutralizzati.
Occorrerà quindi valutare progressivamente l'infiammazione (PCR). Il rischio minimo sarà quando la PCR si presenterà inferiore rispetto all'Albumina.
Per quanto riguarda l'alimentazione pro-infiammatoria, saranno quindi dannosi cibi ad alto indice glicemico (zuccheri raffinati e farine bianche), oli vegetali poli-insaturi (ricchi in omega-6), carni rosse (ricche in acido arachidonico), acidi grassi trans presenti palesemente o al contrario ben nascosti.
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- Nella foto una cellula natural killer (arancione) attacca una neoplastica (viola)
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