domenica 6 maggio 2018

LA PICCOLA ONDA


Immagine di pura fantasia, praticamente impossibile. La piccola onda in un bicchiere crea una tempesta abortita. Nasce dal nulla, e per un limite oggettivo, tenta ma non monta più di tanto, e abortisce.
Un'altra metafora...? Si. Perché non sempre si può essere espliciti, e quando qualcosa non va, nessuno da Te se lo aspetterebbe. Hai una responsabilità importante, e per questo devi contenere rabbia, dolore, stizza... delusione, soprattutto quest'ultima, per non deludere a Tua volta.
Mi dicono... chissà i tuoi figli quanto saranno fieri di te...
Mah, è tutto da verificare, magari è proprio il contrario perché avrò sbagliato con loro ed ora trovano atteggiamento e opere in contrasto col vissuto pregresso e in più pure tante omissioni.
Ma tant'è, siamo esseri umani pronti a sbagliare, scordarcelo e ricominciare. E chiediamo scusa, col rischio di tornare più volte a disprezzarci per non aver capito niente e continuare a farlo, perché ancora creature imperfette destinate ad avere sempre un dito puntato contro.
Perché... tu, perché... tu, perché tu...
A cui necessariamente si può rispondere in un solo modo.
Perché... io, perché... io, perché io...
Ed è una continua litania, che si alterna ad un indifferente silenzio. Falsa quiete che precede e accompagna la piccola onda.
Alla fine non succede niente e tutto torna come prima, all'apparenza perché qualcosa dentro sempre si perde. Come la grande onda ripetutamente contro lo scoglio, ogni volta ne sgretola un po'.

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