E' che davvero ce la metto tutta, ed è pure sforzo che non pesa e tensione che non mette ansia. Resta comunque la speranza di non deludere mai, e qualora errore o equivoco ci fosse, almeno accorgermene in tempo per poter porre rimedio, scusarmi ed essere capita.
Stasera mentre facevo delle ricerche nel web, per concedermi una pausa gironzolavo per quelle pagine fitte di aforismi e citazioni che non mancano mai, così mi sono imbattuta in una frase che portava in calce la firma della grande Alda Merini... "In fondo, in questa vita, nessuno viene mai capito veramente".
Adoro questa poetessa, le riconosco la forte abilità di scandagliare l'animo umano anche a costo di apparire crudamente realista.
Già... nessuno viene mai capito veramente. E come potrebbe essere il contrario se pure Chi dovrebbe capire è fragile, vulnerabile, lunatico ma non in senso offensivo... fluttuante come le maree. Così, la varia e vasta umanità procede tra cento fraintendimenti e mille equivoci... ma dico, ne varrà poi la pena?
Parliamone senza amarezza, si parte entusiasti e fiduciosi e poi si perdono un mucchio di penne per strada. Allora bisognerà fare qualche passo indietro per recuperarle, fermarsi e riattaccarne alla meglio almeno in parte, per non vergognarsi di finire nudi alla meta. Sempre se, avviliti e delusi riusciamo ad arrivarci alla meta.
Chi va col Cuore, e si impegna fino allo spasimo, e poi ci mette l'anima in un'impresa, è naturale ci resti male.
Qualche momento di questi l'ho vissuto anch'io nel mio piccolo... io che non sono nessuno, ma l'anima ce l'ho sempre messa in quello che facevo. Forse questa cosa era talmente chiara che al confronto del "nulla" altrui, lo evidenziava. Si può una cosa così... ? Certo, perché anche una briciola occupa uno spazio fino a poco tempo prima vuoto. E il "mio" dire non era compreso, si intendeva fischi per fiaschi, e le proposte? Si... no, poi si vede...
Me ne sono fatta di sangue amaro...
Una cosa però non l'ho mai detta... nemmeno come frase fatta. Ma chi me lo fa fare?
Avrei negato me stessa, la mia nuova natura, quella vera venuta fuori dal Dolore.
Oggi, da spettatrice ripeto però quel che ho detto sopra...ne varrà la pena? Non l'impegno profuso, il mettersi in gioco, il socializzare e mantenersi socievoli cercando l'amenità a tutti i costi. Ne varrà la pena, invece prendersela tanto per non essere capiti sempre o spesso?
Credo che, passato un primo momento di delusione e ormai non più sorpresi convenga tirar dritto, senza perdere la fiducia nella propria buonafede. Null'altro più. Per rivestirsi così di quelle penne mai del tutto perse.
Stasera mentre facevo delle ricerche nel web, per concedermi una pausa gironzolavo per quelle pagine fitte di aforismi e citazioni che non mancano mai, così mi sono imbattuta in una frase che portava in calce la firma della grande Alda Merini... "In fondo, in questa vita, nessuno viene mai capito veramente".
Adoro questa poetessa, le riconosco la forte abilità di scandagliare l'animo umano anche a costo di apparire crudamente realista.
Già... nessuno viene mai capito veramente. E come potrebbe essere il contrario se pure Chi dovrebbe capire è fragile, vulnerabile, lunatico ma non in senso offensivo... fluttuante come le maree. Così, la varia e vasta umanità procede tra cento fraintendimenti e mille equivoci... ma dico, ne varrà poi la pena?
Parliamone senza amarezza, si parte entusiasti e fiduciosi e poi si perdono un mucchio di penne per strada. Allora bisognerà fare qualche passo indietro per recuperarle, fermarsi e riattaccarne alla meglio almeno in parte, per non vergognarsi di finire nudi alla meta. Sempre se, avviliti e delusi riusciamo ad arrivarci alla meta.
Chi va col Cuore, e si impegna fino allo spasimo, e poi ci mette l'anima in un'impresa, è naturale ci resti male.
Qualche momento di questi l'ho vissuto anch'io nel mio piccolo... io che non sono nessuno, ma l'anima ce l'ho sempre messa in quello che facevo. Forse questa cosa era talmente chiara che al confronto del "nulla" altrui, lo evidenziava. Si può una cosa così... ? Certo, perché anche una briciola occupa uno spazio fino a poco tempo prima vuoto. E il "mio" dire non era compreso, si intendeva fischi per fiaschi, e le proposte? Si... no, poi si vede...
Me ne sono fatta di sangue amaro...
Una cosa però non l'ho mai detta... nemmeno come frase fatta. Ma chi me lo fa fare?
Avrei negato me stessa, la mia nuova natura, quella vera venuta fuori dal Dolore.
Oggi, da spettatrice ripeto però quel che ho detto sopra...ne varrà la pena? Non l'impegno profuso, il mettersi in gioco, il socializzare e mantenersi socievoli cercando l'amenità a tutti i costi. Ne varrà la pena, invece prendersela tanto per non essere capiti sempre o spesso?
Credo che, passato un primo momento di delusione e ormai non più sorpresi convenga tirar dritto, senza perdere la fiducia nella propria buonafede. Null'altro più. Per rivestirsi così di quelle penne mai del tutto perse.
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