Magari non proprio in questo modo, ché in fondo non è una gran cosa e può anche sembrare una sciocchezza, però c'ho pensato più volte da quel giorno in cui mi fu detto che Lei, Daniela aveva imparato a volare, e non era più qui ma in Cielo. Nei primi tempi soprattutto ho ripercorso i Nostri incontri, riletto i messaggi quotidiani su WhatsApp, ho cercato persino di riascoltare le conversazioni tra Noi, leggere ed evanescenti, evocando la Sua voce dall'italiano improbabile, poi alla fine mi sono accontentata limitandomi a pensarla spesso, molto spesso.
In questo periodo vivo parecchi alti e bassi, sto facendo i miei controlli periodici, in particolare il prossimo sabato avrò la mammografia, il più temuto per tanti motivi, quindi sono sempre così... tra "color che son sospesi"... anche se cerco di mascherarlo a dovere. Ma evidentemente ciò che si può nascondere in terra, Oltre appare chiaro. Il timore, una certa ansia, il batticuore... e tanto altro ancora.
Così mi sono successe delle cose durante questa settimana che mi hanno turbato ma pure dato molto sostegno. Che tutto sia vero o frutto del mio Cuore che spera e della Mente che non scorda, non so... è realtà comunque.
Sono stata a Bologna, come si sa e all'albergo nel prendere l'ascensore mi trovavo di spalle e ad un certo punto sento una "voce" che riconosco distintamente, quella di Daniela con il Suo improbabile italiano. Mi volto di scatto e vedo una dipendente, presumo la cameriera, straniera pure lei, per niente somigliante a Daniela ma con gli stessi occhi e uguale sorriso. Come non bastasse, la incontro tutte le volte che prendo quell'ascensore. Possibile non avesse mai niente da fare?
Poi sono tornata a casa, e controllando come faccio sempre le statistiche del mio blog, noto che la pagina datata 31 marzo, dedicata a Daniela, negli ultimi giorni ha superato per numero di visualizzazioni tutte le altre. E dire che scrivo ogni sera da ben sette anni...
Infine, vado a rileggere quel testo e in calce trovo un commento sotto la dicitura... "Anonimo", un commento proprio di questi giorni che dice...
Sono Francesco Pio, ora Daniela è in Paradiso.
Ecco. Questo è tutto. Poi ancora, stasera ricompare attivo il profilo di Daniela su FB.
Tante coincidenze nella mia e nelle altrui storie, che ho imparato ad interpretare. Un'abilità dopo tutto non molto difficile come non lo era mai stato capire l'improbabile italiano di Daniela.
In questo periodo vivo parecchi alti e bassi, sto facendo i miei controlli periodici, in particolare il prossimo sabato avrò la mammografia, il più temuto per tanti motivi, quindi sono sempre così... tra "color che son sospesi"... anche se cerco di mascherarlo a dovere. Ma evidentemente ciò che si può nascondere in terra, Oltre appare chiaro. Il timore, una certa ansia, il batticuore... e tanto altro ancora.
Così mi sono successe delle cose durante questa settimana che mi hanno turbato ma pure dato molto sostegno. Che tutto sia vero o frutto del mio Cuore che spera e della Mente che non scorda, non so... è realtà comunque.
Sono stata a Bologna, come si sa e all'albergo nel prendere l'ascensore mi trovavo di spalle e ad un certo punto sento una "voce" che riconosco distintamente, quella di Daniela con il Suo improbabile italiano. Mi volto di scatto e vedo una dipendente, presumo la cameriera, straniera pure lei, per niente somigliante a Daniela ma con gli stessi occhi e uguale sorriso. Come non bastasse, la incontro tutte le volte che prendo quell'ascensore. Possibile non avesse mai niente da fare?
Poi sono tornata a casa, e controllando come faccio sempre le statistiche del mio blog, noto che la pagina datata 31 marzo, dedicata a Daniela, negli ultimi giorni ha superato per numero di visualizzazioni tutte le altre. E dire che scrivo ogni sera da ben sette anni...
Infine, vado a rileggere quel testo e in calce trovo un commento sotto la dicitura... "Anonimo", un commento proprio di questi giorni che dice...
Sono Francesco Pio, ora Daniela è in Paradiso.
Ecco. Questo è tutto. Poi ancora, stasera ricompare attivo il profilo di Daniela su FB.
Tante coincidenze nella mia e nelle altrui storie, che ho imparato ad interpretare. Un'abilità dopo tutto non molto difficile come non lo era mai stato capire l'improbabile italiano di Daniela.
Nessun commento:
Posta un commento